Il titolo non è una previsione meteo, né qualcosa che accadrà tra pochi giorni, però è un’eventualità che dobbiamo comunque tenere in considerazione. Ovvero un evento che ha lasciato il segno. L’Inverno del 2012 è ancora oggi ricordato per l’ondata di freddo estremo e per le nevicate storiche che colpirono l’Italia. Quei giorni furono caratterizzati da temperature rigidissime e da accumuli di neve impressionanti, con molte zone che si trovarono letteralmente sommerse dal manto bianco.
La perfezione delle dinamiche atmosferiche rese quell’evento tra i più memorabili degli ultimi decenni. Ora, con l’avvicinarsi della fine della stagione fredda 2024-2025, sorge spontanea una domanda: possiamo aspettarci una nuova ondata di gelo intenso? Analizziamo insieme i fattori che potrebbero influenzare il quadro meteo nell’ultimo mese in essere, cercando di comprendere se l’Italia sarà nuovamente investita da condizioni simili a quelle vissute nel Febbraio 2012.
Un Inverno dinamico
Negli ultimi anni, l’Alta Pressione ha preso il sopravvento sullo scenario meteo europeo, limitando l’afflusso di correnti fredde e favorendo temperature sopra la media stagionale. Questa configurazione ha portato a Inverni caratterizzati da stabilità atmosferica, scarse precipitazioni e lunghi periodi di siccità. Ma ovviamente ogni stagione fa storia a sé, e il 2024-2025 è finora un Inverno pieno di maltempo, pioggia e neve in montagna. Manca però lo spunto freddo utile a portare la neve al piano.
Febbraio 2012: un evento storico
Il Febbraio 2012 rappresenta uno degli esempi più spettacolari di ciò che può accadere quando le dinamiche meteo si incastrano alla perfezione. In quel periodo, il Vortice Polare subì un drastico indebolimento, permettendo la formazione di un imponente blocco anticiclonico sull’Atlantico settentrionale.
Questa configurazione favorì la discesa di masse d’aria gelida di origine siberiana, che investirono l’Italia e gran parte dell’Europa. Le temperature scesero ben al di sotto dello zero, con valori minimi che in alcune località superarono i -20°C.
Le nevicate furono eccezionali, soprattutto lungo le regioni adriatiche e nelle aree appenniniche, dove si registrarono accumuli superiori ai due metri. Anche città come Roma vissero episodi di neve straordinari, con il centro storico trasformato in un vero e proprio paesaggio invernale da cartolina.
Un nuovo evento storico è possibile?
Prevedere con esattezza quando si ripresenterà un evento simile a quello del Febbraio 2012 è estremamente complesso, anzi quasi impossibile. Questi episodi hanno un tempo di ritorno non facilmente definibile, poiché dipendono da una combinazione di fattori meteo che devono allinearsi perfettamente.
Il cambiamento climatico, inoltre, sta modificando il comportamento delle masse d’aria e l’equilibrio atmosferico globale, rendendo ancora più difficile ipotizzare un ritorno di ondate di gelo di pari intensità. Tuttavia, il fatto che siano trascorsi oramai oltre dieci anni da quell’Inverno eccezionale lascia aperta la possibilità che la parte finale di questa stagione possa perlomeno riservare qualche sorpresa.
Una speranza che potrebbe esserci
Se il Vortice Polare dovesse indebolirsi nettamente, cosa che è plausibile a cominciare dal 12-13 Febbraio in poi, e le correnti fredde trovassero la strada giusta per raggiungere il Mediterraneo, potremmo assistere a un finale d’Inverno decisamente più movimentato e interessante rispetto agli ultimi anni, dove era già piena Primavera. Non resta che attendere e osservare l’evoluzione del meteo per scoprire se saremo spettatori di un nuovo evento gelido, oppure questa stagione chiuderà con un meteo senza onde fredde notevoli.
