In questi giorni, le previsioni meteo sono al centro dell’interesse collettivo, con il rischio di ulteriori correnti fredde e possibili nevicate, che potrebbero verificarsi non solo in Appennino, come accade attualmente.
Ma: fermi tutti. Risulta quantomai fondamentale evidenziare che l’uso del condizionale, spesso presente nelle analisi nostre e di terzi, riflette una probabilità e non una certezza. Le previsioni del tempo, per loro stessa natura, non possono mai garantire una precisione assoluta, soprattutto per periodi oltre i primi giorni di validità. Inoltre, la complessità di prevedere eventi estremi, come un’ondata di freddo eccezionale, aumenta con il passare del tempo e la probabilità -al tempo stesso- diminuisce.
Oramai è cambiato tutto
Un aspetto rilevante riguarda il modo in cui il clima viene percepito e compreso. Per esempio, si parla ancora degli Inverni del Nord Italia, in particolare nella Pianura Padana, come caratterizzati da fitte nebbie, diffuse gelate e nevicate regolari.
In realtà, fenomeni di questo tipo sono ormai rari. Un evento di nevicata significativa risale al 28 Dicembre 2020, ma interessò solo alcune aree del settore centro-occidentale. Oggi il clima italiano è profondamente mutato, evidenziando chiari segnali di tropicalizzazione, ma non solo in Estate, come sarebbe lecito aspettarsi.
L’innalzamento delle temperature in Italia, a maggior ragione in Inverno
Dai dati raccolti emerge un trend inequivocabile: nel Nord Italia, le temperature medie sono aumentate di circa 2 °C dagli anni Settanta, mentre nel resto del Paese l’incremento è stato leggermente inferiore, ma comunque significativo, superando 1 °C. Anche variazioni apparentemente contenute come queste rappresentano cambiamenti di grande rilievo. In alcune stagioni, le anomalie termiche raggiungono spesso i 5 °C rispetto alle medie di riferimento, con effetti tangibili sulla qualità della vita e sulle attività economiche.
Durante l’Estate, le ondate di calore sono ormai un evento ricorrente, mentre episodi di temperature miti si manifestano anche in Inverno, come testimoniano le recenti settimane caratterizzate da clima stabile e valori termici al di sopra della norma. Questo quadro contrasta nettamente con il passato, quando il freddo invernale era molto più intenso e prolungato.
Il futuro delle nevicate: fenomeni rari ma sempre possibili
Nonostante il riscaldamento globale, le nevicate non spariranno completamente, ma saranno sempre più legate a eventi meteorologici di rilievo. Le ondate di freddo, benché meno frequenti, potrebbero risultare molto più intense e accompagnate da nevicate eccezionali. L’aumento del vapore acqueo nell’atmosfera, causato dal riscaldamento globale, favorisce infatti la formazione di nevicate abbondanti.
Nella Pianura Padana, invece, le nevicate sono ormai eventi straordinari. Per un ritorno a una certa regolarità, sarebbe necessaria una ripresa delle correnti fredde dall’Europa orientale, ma tale configurazione atmosferica appare sempre meno probabile. Oramai sono 10-12 anni che il meccanismo s’è inceppato.
Un fenomeno sempre più raro
Il futuro delle condizioni meteo in Italia dipenderà anche dalla dinamica di fenomeni globali, come il Vortice Polare e le Alte Pressioni tra Islanda e Groenlandia. Se queste configurazioni dovessero favorire il gelo sull’Europa, l’Italia potrebbe esserne interessata solo marginalmente. Ecco perchè necessario monitorare attentamente i modelli meteo: ora come mai per la neve al piano ce la si gioca davvero solo con un’ondata di freddo.
