Durante il meteo di Dicembre, il flusso perturbato proveniente dall’Atlantico si è manifestato con alcune incursioni, ma prevalentemente da nord-ovest, limitato dalla presenza di un’Alta Pressione persistente sull’area della Penisola Iberica. Questo posizionamento ha contribuito a ridurre significativamente le occasioni di maltempo sul Nord Italia, che spesso è rimasto in condizioni di “sottovento”, sebbene con temperature fredde in alcune occasioni.
Ultimissimi giorni di stasi
Con l’inizio di Gennaio, è prevista una riorganizzazione delle principali figure bariche sull’Europa. Tale cambiamento potrebbe favorire la riattivazione del flusso perturbato atlantico, che scenderebbe di latitudine, raggiungendo il Mediterraneo senza ostacoli rilevanti da parte dell’Alta Pressione.
Secondo le previsioni attuali, questa configurazione potrebbe portare a una fase di maltempo significativo tra l’Epifania e Mercoledì 8 Gennaio, un periodo che si preannuncia molto dinamico sotto il profilo meteorologico.
Prime perturbazioni atlantiche
Le analisi dei modelli meteorologici più affidabili indicano che una marcata saccatura di origine atlantica potrebbe penetrare nel Mediterraneo Occidentale, innescando una fase di maltempo intenso sull’Italia, coinvolgendo anche il settore settentrionale. Questo fenomeno è previsto tra l’Epifania e Martedì 7 Gennaio.
Dopo questa prima fase, lo scenario si presenta ancora incerto. Tuttavia, si ipotizza che una seconda perturbazione, sempre di origine atlantica, possa interessare l’Italia tra Mercoledì 8 Gennaio e Venerdì 10 Gennaio.
Evoluzione della seconda fase perturbata
La traiettoria di questa seconda perturbazione risulta al momento difficile da definire con precisione. Gli ultimi aggiornamenti, tuttavia, suggeriscono la possibilità di una nuova fase di maltempo, forse caratterizzata da temperature più fredde rispetto alla prima. In seguito a questa perturbazione, si intravede una possibile pausa, con qualche giorno di stabilità atmosferica.
Va sottolineato che le probabilità di questa seconda ondata perturbata, al momento, sono di livello medio-basso. Ciò nonostante, si tratta di uno scenario ritenuto tra i più plausibili, che potrà essere meglio compreso nei prossimi giorni, una volta chiarita con maggiore dettaglio la traiettoria della prima fase di maltempo, ormai considerata altamente probabile.
Analisi del contesto
Durante il mese di Gennaio, l’equilibrio delle principali figure bariche in Europa sarà determinante per il tempo in Italia. L’indebolimento dell’Alta Pressione, che per settimane ha dominato la scena, permetterà al flusso atlantico di penetrare nel Mediterraneo, portando umidità e instabilità.
L’ingresso di queste perturbazioni sarà accompagnato da un marcato abbassamento delle temperature in alcune aree, soprattutto nelle zone montuose e interne, mentre le aree costiere potrebbero registrare un incremento dei venti e delle precipitazioni. Insomma, un bel ribaltone meteo, dopo giorni e giorni di stasi.
