Il meteo invernale di questi ultimi mesi è stato dominato da un protagonista assoluto: il vortice polare. Questo complesso sistema atmosferico, situato in alta quota sopra l’Artico, ha alternato momenti di compattezza a fasi di indebolimento, influenzando profondamente le dinamiche climatiche dell’intero emisfero settentrionale, con implicazioni significative su Europa, Asia e Nord America.
Cos’è il vortice polare e come influisce sul meteo
Il vortice polare è una grande massa di aria fredda che ruota in senso antiorario attorno al Polo Nord. Questa struttura atmosferica è essenziale per il meteo invernale, poiché interagisce con fenomeni come l’Oscillazione Artica (AO) e l’Oscillazione Nord Atlantica (NAO). Quando il vortice è forte e compatto, mantiene il getto polare stabile, confinandolo nelle alte latitudini. Questo impedisce che l’aria gelida artica si spinga verso sud, determinando un clima generalmente più mite nelle regioni meridionali.
Al contrario, un vortice polare debole tende a frammentarsi, creando aperture nel getto polare. Questo consente all’aria fredda di scendere verso latitudini più basse, causando improvvise ondate di gelo, nevicate a quote insolite e condizioni climatiche estreme, soprattutto in Europa.
Situazione attuale: AO e NAO sotto osservazione
Al momento, l’Oscillazione Artica si trova in una fase neutra, e i modelli previsionali indicano che potrebbe mantenersi tale o diventare leggermente positiva nelle prossime settimane. In parallelo, l’Oscillazione Nord Atlantica (NAO) è attualmente negativa, ma i dati suggeriscono una possibile inversione verso valori positivi entro metà febbraio.
Questa combinazione di fattori genera un quadro complesso per il meteo europeo. Si prevede che si sviluppino anomalie di geopotenziale positive in gran parte del continente, con temperature generalmente in linea con la media o superiori, fatta eccezione per il Mediterraneo occidentale, dove potrebbero verificarsi condizioni leggermente più fresche.
Meteo in Europa: inverno in bilico tra stabilità e sorprese
In Italia, il vortice polare compatto sembra scoraggiare, per il momento, l’arrivo di irruzioni artiche consistenti. Le simulazioni indicano una prevalenza di alta pressione, specialmente nelle regioni centrali e meridionali. Tuttavia, alcune perturbazioni potrebbero portare precipitazioni nel Nord Italia, con nevicate nelle Alpi al di sopra dei 1500 metri.
Le temperature tendono a mantenersi sopra la norma, suggerendo una possibile anticipazione di condizioni primaverili già a febbraio, un evento non insolito ma comunque degno di nota per il meteo italiano.
Nord America: dinamiche opposte rispetto all’Europa
Oltre l’Atlantico, il meteo si presenta molto diverso. Un’area di alta pressione sopra l’Alaska sta favorendo la formazione di una profonda bassa pressione nel Canada centrale e negli Stati Uniti orientali. Ciò determina temperature rigide in molte aree degli USA, mentre in Alaska e nelle regioni occidentali del Canada il clima è insolitamente mite.
Nei prossimi giorni, è prevista un’estensione del freddo verso il Canada orientale, ma l’Alaska continuerà a beneficiare di condizioni più calde rispetto alla norma.
Prospettive per l’Asia: variazioni climatiche su larga scala
L’Asia è interessata da un mix di anomalie di geopotenziale. Mentre gran parte del continente sta vivendo temperature sopra la media, la Siberia orientale potrebbe affrontare un’intensa ondata di freddo nelle prossime due settimane. Questa configurazione è favorita dall’approfondimento delle anomalie negative nell’area, che richiamano masse di aria gelida dalle alte latitudini.
Italia: possibili evoluzioni meteo
Nonostante l’apparente stabilità del vortice polare, non si possono escludere sorprese. Improvvisi cambiamenti nella circolazione atmosferica, come una rottura del getto polare, potrebbero modificare rapidamente il quadro meteorologico. Tuttavia, allo stato attuale, il meteo italiano sembra orientato verso un prolungamento di condizioni miti e relativamente asciutte.
Con l’inverno ancora nel vivo, il meteo globale resta una partita aperta, dove piccoli cambiamenti nelle dinamiche atmosferiche possono avere effetti rilevanti su scala regionale.
