Dopo una prima parte dell’inverno caratterizzata da nevicate scarse o sporadiche, le ultime previsioni indicano un imminente aumento delle precipitazioni nevose, grazie all’arrivo di umide correnti atlantiche.
Già durante il fine settimana appena trascorso si è osservato un primo accenno di questo cambiamento, con deboli nevicate che hanno interessato le Alpi occidentali a partire dagli 800-1000 metri di quota. Sebbene gli accumuli siano stati limitati, l’evento rappresenta un chiaro segnale di una dinamica meteorologica più favorevole per le montagne del Nord Italia.
Nel corso della giornata odierna, lunedì 20 gennaio, ulteriori nevicate sono attese sulle montagne di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria, con la neve che si depositerà prevalentemente sopra i 900-1200 metri. In questa fase, tuttavia, i fenomeni saranno di intensità moderata, con accumuli generalmente contenuti entro i 10 centimetri.
Un’eccezione potrebbe verificarsi sulle Alpi Marittime, dove le precipitazioni nevose saranno più abbondanti. Questo scenario di neve limitata rappresenta solo un preludio a quanto ci si aspetta nei giorni successivi, quando le condizioni meteo subiranno un’ulteriore intensificazione.
A metà settimana, infatti, è prevista l’arrivo di una perturbazione atlantica particolarmente attiva, che porterà maltempo diffuso su tutto il Nord Italia. La neve inizierà a cadere con maggiore consistenza già nella mattinata di mercoledì 22 gennaio sulle Alpi occidentali e, salvo brevi pause, continuerà con regolarità per 48-72 ore su gran parte dell’arco alpino.
Le nevicate interesseranno principalmente le quote sopra gli 800-1200 metri e si protrarranno fino alla sera di venerdì 24 gennaio. Gli accumuli più significativi sono previsti sulle montagne di Piemonte e Lombardia, dove in alcune aree potrebbe cadere oltre un metro di neve fresca.
Questo evento rappresenterà probabilmente la nevicata più importante di questa prima parte di inverno per le Alpi settentrionali.
Il ritorno della neve rappresenta una svolta in una stagione finora piuttosto deludente per le Alpi, che hanno visto poche e modeste nevicate, in netto contrasto con i rilievi del Sud Italia, dove l’inverno è stato sorprendentemente generoso con nevicate abbondanti.
Tuttavia, le prospettive per il resto della stagione sembrano indicare un trend meteorologico favorevole. Le proiezioni a lungo termine suggeriscono che le correnti atlantiche continueranno a dominare la scena tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, portando periodi di maltempo ricorrente su gran parte del Paese.
Questo scenario, pur associato a temperature non particolarmente rigide, garantirà ulteriori precipitazioni, con nuove nevicate sulle Alpi, soprattutto a quote medio-alte.
In sintesi, dopo un avvio sottotono, la stagione invernale sulle Alpi sta per vivere un momento significativo, grazie a una dinamica atmosferica che promette di riportare il manto nevoso tanto atteso.
Le previsioni attuali lasciano intravedere un proseguimento in cui la neve continuerà a fare la sua comparsa, seppur con caratteristiche meteo variabili in base alle altitudini.
