Tuttavia, le precipitazioni, a differenza dell’autunno, si sono concentrate principalmente sulle regioni meridionali e sul medio versante adriatico. Al Nord, al contrario, l’inverno è stato segnato da una notevole scarsità di piogge e nevicate, con dicembre che, in alcune aree, si è rivelato tra i mesi più secchi degli ultimi decenni.
Le proiezioni per la seconda parte dell’inverno delineano uno scenario ancora dominato dalla stabilità atmosferica sul Nord Italia, dovuta alla presenza persistente di un anticiclone di blocco sull’Europa centrale.
Questa configurazione limiterà sia l’arrivo delle correnti atlantiche sia quello delle masse d’aria gelida da nord, garantendo condizioni meteorologiche prevalentemente asciutte e stabili nelle regioni settentrionali.
Nel frattempo, il Sud Italia continuerà a essere influenzato da una circolazione depressionaria che manterrà il tempo più instabile, con frequenti piogge e occasionali nevicate. Tuttavia, verso la fine di gennaio, si prospetta un possibile cambiamento più deciso, con il ritorno di precipitazioni significative anche al Nord.
Le tendenze stagionali indicano che febbraio 2025 potrebbe essere caratterizzato da un clima relativamente mite e asciutto, con l’alta pressione spesso presente sull’Italia. Questo porterà condizioni di stabilità atmosferica e temperature generalmente superiori alla norma.
Nonostante ciò, i modelli suggeriscono che la prima metà del mese potrebbe vedere delle brevi parentesi di tempo più freddo e instabile, durante le quali non sono escluse nevicate a bassa quota, soprattutto nelle aree centro-settentrionali.
Questo andamento meteorologico lascia intravedere un inverno moderato, con episodi significativi concentrati soprattutto al Sud e una relativa carenza di fenomeni rilevanti al Nord, almeno fino a un eventuale cambio di scenario previsto tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio.
