Il progressivo aumento delle temperature medie durante la stagione invernale rappresenta uno dei fattori principali che ostacolano la formazione di condizioni meteo favorevoli alle nevicate in pianura. Negli ultimi decenni, il clima in Pianura Padana ha subito un riscaldamento significativo, rendendo sempre più complesso il verificarsi di nevicate anche in pieno Inverno. Ce ne siamo accorti: nevica sempre meno e quando lo fa sparisce subito…
Non c’è aria sufficientemente fredda
Un elemento chiave è l’insufficiente presenza di aria fredda a tutte le quote. La riduzione delle irruzioni di aria artica o siberiana ha reso raro il formarsi del cosiddetto “cuscino di aria fredda”, condizione essenziale per consentire la trasformazione della pioggia in neve. Anche sulle Alpi, dove le nevicate a media quota erano un fenomeno frequente, si registrano sempre più episodi di pioggia, segno evidente di un cambiamento climatico che interessa tutta l’area europea.
Inoltre, le perturbazioni atlantiche, spesso fondamentali per portare la neve in Pianura Padana, sono diventate più irregolari. Altre volte, i fronti perturbati entrano troppo bassi oppure risultano così rapidi da non dare il tempo al sistema atmosferico di favorire nevicate consistenti.
L’ultima vera nevicata abbondante in pianura
Per ritrovare una nevicata di quelle che restano impresse nella memoria degli abitanti della Pianura Padana, bisogna tornare indietro di oltre un decennio. Episodi più recenti, come le modeste nevicate di Dicembre 2020, non hanno lasciato segni duraturi, mentre l’evento di Novembre 2024 ha avuto sì accumuli ingenti, ma localizzati alle pedemontane. Al di là di questi episodi sporadici, la neve è diventata quasi una rarità, spesso ridotta a pochi fiocchi coreografici che non riescono a imbiancare il paesaggio.
Questo declino delle nevicate è un fenomeno che interessa non solo le zone di pianura, ma anche le montagne circostanti. Le Alpi, soprattutto alle quote medie, hanno registrato un numero crescente di episodi piovosi durante i mesi invernali, un segnale inequivocabile di come il clima stia cambiando rapidamente. L’assenza di accumuli nevosi significativi ha anche un impatto rilevante sull’economia locale, dal turismo invernale alle riserve idriche che dipendono dalla fusione primaverile della neve.
Un futuro molto fosco
Prevedere quando la Pianura Padana potrà assistere di nuovo a una vera e propria nevicata resta un’incognita. Le dinamiche atmosferiche che favoriscono la neve si sono fatte così rare da rendere ogni evento nevoso un’eccezione piuttosto che una regola. Anche in caso di improvvisi cambiamenti nelle configurazioni bariche, il riscaldamento globale in corso rappresenta una sfida costante, riducendo ulteriormente le possibilità di un ritorno alla normalità climatica.
Le speranze di assistere a nevicate più frequenti dipendono da un possibile ritorno di configurazioni atmosferiche favorevoli, come il consolidamento di un robusto Anticiclone russo-siberiano che porti aria fredda verso il Mediterraneo. Ma purtroppo queste condizioni sembrano sempre più lontane nel tempo, lasciando spazio a un meteo invernale caratterizzato da stabilità e temperature miti che di invernale ha sempre meno…
