L’Inverno, dopo una temporanea tregua post-Natale, tornerà a far parlare di sé con un brusco cambiamento. L’anticiclone che negli ultimi giorni ha dominato il Mediterraneo e l’Europa centro-occidentale, portando condizioni meteorologiche stabili e un moderato rialzo delle temperature, sta per cedere il passo a un’irruzione di maltempo, freddo e neve.
L’epifania segna il collasso dell’anticiclone
La stabilità atmosferica sarà interrotta proprio a partire dall’Epifania, quando l’anticiclone crollerà sotto la pressione di perturbazioni di origine atlantica e artica. Già nei giorni precedenti, alcune regioni italiane hanno sperimentato un ritorno delle nubi e della pioggia a causa della prima perturbazione del 2025, sebbene questa si sia manifestata in maniera rapida e poco intensa.
Il vero ribaltamento meteo è atteso nella seconda settimana di gennaio, con un’intensa fase di maltempo che si concentrerà tra il 10 e il 15 gennaio. Un ciclone particolarmente aggressivo minaccia di portare freddo e condizioni meteorologiche avverse su gran parte della penisola.
Doppia perturbazione in arrivo
Nella prima metà di gennaio, almeno due perturbazioni rilevanti attraverseranno l’Italia. La prima si manifesterà tra il 6 gennaio e il 7 gennaio, seguita da un’altra tra l’8 e il 9 gennaio. Gli effetti saranno più marcati sul Nord Italia e lungo il versante tirrenico.
- Sul Settentrione e sul medio-alto Tirreno, sono attese abbondanti precipitazioni.
- Le regioni del medio-basso Adriatico rimarranno relativamente più protette, con fenomeni meno incisivi.
- La neve farà la sua comparsa prevalentemente a quote elevate, ma non mancheranno brevi episodi nevosi fino a bassa quota sul Nord-Ovest, specialmente tra le prime ore di martedì 7 gennaio e giovedì 9 gennaio.
Arrivo di un ciclone artico?
Dopo il passaggio delle perturbazioni atlantiche, l’Italia potrebbe affrontare la prima ondata di aria artica del 2025. Questa massa d’aria molto fredda rischia di alimentare un ciclone che potrebbe stazionare sul Mediterraneo per diversi giorni, tra il 10 e il 15 gennaio. Gli effetti attesi includono:
- Maltempo diffuso dal Nord Italia al Sud Italia.
- Nevicate abbondanti, non solo sui rilievi montuosi, ma anche a basse quote, specialmente nelle regioni settentrionali e su parte del Centro Italia.
Nel dettaglio, le regioni settentrionali saranno tra le prime a essere investite dalla neve, che potrebbe raggiungere pianure e colline, in particolare sul Nord-Ovest. Successivamente, le regioni centrali vedranno fiocchi bianchi a quote moderate, mentre il Sud Italia e le Isole Maggiori potrebbero affrontare piogge intense e, sulle alture, episodi nevosi.
La presenza di un ciclone alimentato da aria artica potrebbe rendere il meteo particolarmente instabile, con fenomeni estremi come venti forti, mareggiate e possibili gelate anche nelle aree interne.
