Tra sabato 18 e domenica 19 gennaio, l’attenzione sarà rivolta a diverse regioni del Paese, con un peggioramento marcato delle condizioni meteorologiche dovuto a un impulso freddo proveniente dal Nord Europa.
Questo flusso rinvigorirà una vasta area depressionaria già presente sul bacino del Mediterraneo, favorendo la formazione di un potente vortice ciclonico che si alimenterà ulteriormente grazie alle acque ancora insolitamente miti dei mari italiani, conseguenza delle temperature elevate registrate nei mesi precedenti.
Le ultime analisi modellistiche indicano che il ciclone potrebbe dirigersi inizialmente verso le isole maggiori, Sicilia e Sardegna, per poi coinvolgere Calabria, Puglia, Campania, Basilicata, Molise e Abruzzo. Già dalla giornata di sabato, su queste regioni sono attese precipitazioni abbondanti e persistenti, in molti casi accompagnate da temporali.
Non si esclude la possibilità di nubifragi e, in alcune aree, si teme il rischio concreto di episodi alluvionali. Al quadro già critico si aggiungono venti di burrasca con raffiche che potrebbero superare i 70-80 km/h, particolarmente intensi lungo i settori ionici, il Canale d’Otranto e le coste del basso Adriatico.
Nel corso di domenica 19 gennaio, il ciclone potrebbe spostarsi ulteriormente verso nord, interessando anche parte delle regioni centrali italiane, oltre a proseguire il suo impatto su gran parte del Sud e sulle due Isole Maggiori. Al contrario, le condizioni meteorologiche al Nord si manterranno più stabili e soleggiate, con temperature in leggero aumento.
Questo evento meteorologico mette in evidenza il continuo manifestarsi di fenomeni estremi legati al riscaldamento globale, che amplificano la potenza dei cicloni mediterranei.
L’evoluzione del sistema ciclonico richiederà un monitoraggio costante, poiché la traiettoria e l’intensità dei fenomeni associati potranno subire variazioni significative, con possibili ripercussioni sul territorio. La prudenza sarà fondamentale, specialmente nelle aree meteo a rischio di forti piogge e venti tempestosi.
