Sta per cominciare il terzo e ultimo mese dell’inverno meteorologico, che solitamente è tradizionalmente quello più consono a forti ondate di gelo, soprattutto per le regioni del Centro-Sud Italia. In effetti, proprio durante il mese di febbraio, il vortice polare comincia a scricchiolare, permettendo la discesa di ondate di gelo con più facilità e frequenza verso le basse latitudini, vivacizzando molto le condizioni meteo anche sulla nostra fascia temperata.
Gelo siberiano in arrivo?
Ed è proprio quello che potrebbe succedere durante la prima decade di febbraio: tutti i modelli meteo sono concordi sull’arrivo del gelo siberiano verso l’Europa orientale, una situazione che richiederà la contemporanea presenza del rallentamento del vortice polare e della formazione del ponte di Wejkoff.
Il ponte di Wejkoff
Il ponte di Wejkoff è semplicemente l’unione tra l’alta pressione delle Azzorre e l’alta pressione russo-siberiana, che va a creare un vero e proprio ponte anticiclonico che collega l’Atlantico alla Siberia. Sotto questo ponte, l’aria gelida è in grado di muoversi con maggior facilità, senza ostacoli, in moto retrogrado, ovvero da est verso ovest. Si tratta di movimenti molto complessi e soprattutto molto rari, tanto che ondate di gelo siberiane in Italia sono davvero una rarità.
Sia chiaro, non è assolutamente certo che il gelo siberiano raggiungerà l’Italia, ma le chance per forti ondate di freddo e gelo aumentano sempre più nel periodo tra il 3 e il 10 febbraio. Il modello americano GFS, ad esempio, mostra un’ondata di freddo piuttosto significativa e prolungata che potrebbe sferzare tutto il Centro-Sud e soprattutto le regioni adriatiche subito dopo la Candelora.
Nevicate a quote basse
Questa ondata di freddo potrebbe generare nevicate a quote bassissime, addirittura sulle coste del versante Adriatico e a bassissima quota su gran parte del Sud, poiché le temperature crollerebbero a picco in ogni angolo d’Italia. In queste circostanze, le regioni del Nord e del medio-alto Tirreno si ritroverebbero ai margini delle nevicate, poiché protette dai rilievi. Tuttavia, non si esclude una successiva entrata in gioco grazie all’arrivo delle perturbazioni atlantiche che potrebbero sovrapporsi al tanto freddo presente in pianura.
Nei prossimi aggiornamenti meteo chiariremo ogni aspetto legato a questa ipotetica ondata di freddo intensa di inizio febbraio. Pertanto, seguiteci nei prossimi editoriali per restare aggiornati su tutte le evoluzioni.
