L’alta pressione è tornata a dominare su tutto il territorio italiano e su gran parte dell’Europa centro-occidentale, determinando condizioni meteo stabili. Questo anticiclone ci accompagnerà almeno fino all’avvio del 2025, garantendo un Capodanno tranquillo, seppur con la presenza di banchi di nebbia in Val Padana e qualche nube bassa sul versante tirrenico.
Attenzione, però, perché questa stabilità meteo potrebbe rappresentare solo una breve pausa dell’inverno. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli meteo evidenziano un cambio di circolazione a ridosso dell’Epifania. A inizio 2025, il vortice polare subirà una profonda metamorfosi, causando il riversamento di aria gelida sulla Russia europea e sull’Europa centro-settentrionale.
Cambia tutto a inizio 2025
Tra i principali responsabili di questo cambio barico troviamo l’anticiclone delle Azzorre, che si rafforzerà sul nord Atlantico raggiungendo latitudini subpolari. Questo potente campo di alta pressione, previsto tra Groenlandia, Islanda e Gran Bretagna, potrebbe persistere per oltre una settimana, favorendo la discesa di aria gelida sulla Scandinavia e sull’Europa orientale. Da qui, il fiume di aria gelida potrebbe spingersi in moto retrogrado verso ovest, interessando l’Europa centrale e infine la nostra penisola tra il 5 e il 10 gennaio. Questa data di riferimento è al momento solo indicativa, poiché potrebbero esserci cambiamenti in corso d’opera stante la distanza temporale eccessiva.
Possibili nevicate a bassa quota
Il mese di gennaio e l’inizio del 2025 potrebbero essere condizionati da questa ondata di gelo, con possibili nevicate a quote pianeggianti su molte regioni. Al momento, è ancora difficile prevedere con precisione quali città e regioni saranno colpite, ma le regioni adriatiche sembrano le più favorite, poiché esposte ai venti freddi nord-orientali.
In attesa di ulteriori conferme dai modelli meteo, è evidente che i prossimi giorni saranno cruciali per delineare con maggiore precisione l’evoluzione del quadro meteorologico. Gli aggiornamenti attesi a inizio anno forniranno previsioni più chiare e affidabili riguardo questa potenziale forte ondata di gelo.
