L’arrivo del Capodanno porta con sé un quadro meteo ricco di incertezze e movimenti significativi nell’atmosfera. L’ipotesi di una rimonta stabile dell’anticiclone sull’Italia sembra ormai sempre meno probabile, aprendo le porte a una fase di inverno rigido e instabile, destinata a protrarsi oltre quanto inizialmente previsto.
Affondo artico e bassa pressione sul Mediterraneo
L’inizio della prossima settimana sarà segnato dall’arrivo di un’intensa irruzione artica, con un flusso di aria fredda che investirà l’Italia, consolidandosi nel Mediterraneo. Questa dinamica porterà alla formazione di una bassa pressione tra il Basso Adriatico e il Mar Ionio, che si isolerà in loco grazie al continuo apporto di correnti fredde, prima da nord e successivamente dall’Europa Orientale.
Le regioni italiane resteranno quindi nel mirino di correnti fredde provenienti dalle alte latitudini, mentre l’anticiclone si eleverà verso il Regno Unito e la Scandinavia. Questo scenario garantirà diversi giorni di instabilità tipicamente invernale, con temperature inferiori alla media stagionale e la possibilità di nevicate anche a bassa quota, specialmente sulle aree del versante adriatico.
Un Natale freddo e diviso in due
Il Natale sarà dominato da un clima gelido per tutta l’Italia, seppure con differenze marcate tra le varie zone. Nel Nord Italia e lungo il medio-alto versante tirrenico, il tempo si manterrà asciutto e caratterizzato da cieli sereni o poco nuvolosi. Le temperature, però, saranno rigide, con valori ben sotto la media e forti gelate notturne che interesseranno le pianure, incluse quelle della Val Padana, e le valli interne.
Diversamente, le regioni del Centro Italia e del Sud Italia, in particolare lungo il versante adriatico, saranno teatro di condizioni più instabili. In queste aree, i fiocchi di neve sono attesi a quote basse, fino all’entroterra, regalando un tocco di magia invernale durante le festività.
Fine anno e nuove insidie meteo
Dopo il Natale, l’evoluzione atmosferica si preannuncia complessa. Sebbene inizialmente si prevedesse una netta rimonta dell’anticiclone, le ultime analisi indicano una situazione diversa. Una circolazione fredda e debolmente instabile continuerà a dominare l’Italia, supportata da correnti provenienti dall’Europa Orientale. L’allentamento di questo flusso avverrà gradualmente, mantenendo il clima freddo e instabile.
Contemporaneamente, sul bacino del Mediterraneo, si potrebbe instaurare una sorta di “lacuna barica”. Questo vuoto atmosferico potrebbe favorire la formazione di una nuova area ciclonica sulla Spagna, che, entro la fine dell’anno, potrebbe tentare di estendersi verso l’Italia, portando un ulteriore peggioramento delle condizioni meteo.
Uno sguardo al nuovo anno: scenari incerti
L’inizio del 2025 si presenta all’insegna dell’incertezza. Le ultime previsioni indicano che l’Alta Pressione non riuscirà a imporsi completamente sull’Italia, lasciando il Paese esposto a una confluenza di masse d’aria. Da una parte, aria umida atlantica potrebbe raggiungere la Penisola; dall’altra, l’aria fredda preesistente, alimentata da correnti orientali, potrebbe continuare a influenzare il clima.
Questa situazione renderà il meteo dei primi giorni di Gennaio imprevedibile, con scenari che potrebbero spaziare da nuove irruzioni di freddo intenso a un ritorno a condizioni più stabili e miti. Tuttavia, l’instabilità atmosferica lascia aperte molte possibilità, con eventuali sorprese da valutare giorno per giorno.
In conclusione, il periodo successivo al Natale si conferma estremamente interessante dal punto di vista meteo, con un Capodanno che potrebbe essere accompagnato da episodi di freddo e neve, mentre l’anticiclone resta in secondo piano in questo avvio di inverno.
