Una vasta ondata di aria fredda di origine polare, annunciata nei giorni scorsi, ha raggiunto il Bacino del Mediterraneo, provocando condizioni meteo particolarmente complesse su molte aree del Paese. Questo afflusso di aria gelida ha determinato un peggioramento significativo, con piogge insistenti e un’accentuata instabilità atmosferica.
Il ciclone che si è formato sulle regioni centrali ha generato precipitazioni abbondanti, in particolare sul Medio-Alto Adriatico e nel basso Tirreno. Alcune zone hanno registrato piogge intense e continue, mentre in altre si è osservato un graduale miglioramento già a partire dall’inizio della settimana.
Le regioni più colpite dalle precipitazioni
Le aree maggiormente esposte al maltempo sono state l’Emilia-Romagna, le Marche settentrionali, il basso Veneto, la Campania e la Calabria tirrenica, che hanno subito accumuli di pioggia di notevole entità nei giorni scorsi. Le precipitazioni sono continuate almeno fino a Martedì, con valori che localmente hanno superato i 100 mm o persino i 200 mm nelle zone più esposte.
Nelle aree montuose, l’effetto di sbarramento orografico (stau) ha amplificato le precipitazioni, provocando piogge abbondanti e frequenti. Tali condizioni meteo critiche hanno causato disagi significativi, con potenziale rischio di allagamenti e smottamenti in diverse regioni.
Nuovo maltempo, scopri quando
Dopo un temporaneo miglioramento tra Mercoledì e Giovedì, le condizioni meteo potrebbero nuovamente peggiorare a partire da Venerdì 13 Dicembre. L’aria fredda, inizialmente traslata verso la penisola iberica, potrebbe fare ritorno verso l’Italia, favorendo la formazione di un nuovo ciclone sul nostro territorio. Questo sistema porterà maltempo diffuso, con piogge e temporali su gran parte del Centro-Nord e lungo le coste del versante tirrenico.
In questo contesto, l’Emilia-Romagna rischia di essere una delle zone più colpite, aggravando una situazione già precaria dopo le forti piogge dei giorni precedenti. I nuovi accumuli pluviometrici previsti potrebbero aumentare il rischio di eventi idrogeologici, inclusi allagamenti e frane.
Uno sguardo altrove
Nel resto del Paese, le condizioni meteo resteranno caratterizzate da un clima tipicamente tardo autunnale. Si osserveranno frequenti addensamenti nuvolosi e precipitazioni meno organizzate, con un andamento più irregolare. Le temperature si manterranno in linea con i valori stagionali, con massime generalmente comprese tra 10°C e 15°C nelle regioni di pianura e minime intorno ai 5°C.
Tuttavia, l’atmosfera rimarrà instabile, richiedendo un costante monitoraggio delle previsioni e degli aggiornamenti meteo. Il rischio di nuovi peggioramenti rimane alto, in particolare nelle aree già interessate dai fenomeni più intensi.
Quota neve
La discesa di aria polare porterà anche un abbassamento della quota neve, soprattutto sulle Alpi e sugli Appennini. Sulle Alpi, i fiocchi potranno scendere fino ai 1.000 metri, mentre sugli Appennini settentrionali e centrali la quota neve si attesterà tra i 1.200 e i 1.500 metri. Queste nevicate, pur creando scenari suggestivi, potrebbero complicare la viabilità nelle aree montane, richiedendo una particolare attenzione agli spostamenti.
Focus sulle temperature
L’irruzione di aria fredda comporterà un calo generale delle temperature in tutta la Penisola. Le massime oscilleranno tra 8°C e 12°C al Nord Italia, mentre al Centro Italia si registreranno valori tra 10°C e 14°C. Al Sud Italia e sulle Isole Maggiori, le temperature saranno leggermente più miti, ma comunque contenute tra 12°C e 16°C.
Le minime, invece, scenderanno notevolmente, con valori prossimi agli 0°C al Nord, specialmente nelle aree interne e di pianura, mentre al Centro-Sud si attesteranno tra 3°C e 8°C. In montagna, le gelate saranno diffuse, con temperature che localmente potranno raggiungere i -5°C.
Tendenze nel long range
Guardando oltre il breve termine, il quadro meteorologico appare piuttosto dinamico, con l’alternanza di fasi di maltempo intenso e brevi pause di relativa stabilità. La presenza di una circolazione ciclonica persistente potrebbe mantenere le condizioni di instabilità fino alla seconda metà di Dicembre, con ulteriori possibilità di precipitazioni su diverse regioni italiane.
Sarà fondamentale prestare attenzione agli aggiornamenti meteo quotidiani e seguire le indicazioni delle autorità competenti per affrontare al meglio eventuali situazioni critiche. Il mese di Dicembre si conferma dunque particolarmente movimentato dal punto di vista meteo, con frequenti episodi di maltempo che potrebbero proseguire anche durante le festività natalizie.
