Le recenti immagini del Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), scattate alla fine di ottobre, mostrano il lander InSight ancora sulla superficie marziana, ormai coperto da uno strato significativo di polvere. Sebbene non operativo, il lander continua a fornire informazioni cruciali sull’accumulo di polvere e sui cicli del vento di Elysium Planitia, la regione occidentale di Marte dove è atterrato nel novembre 2018.
Un contributo alla comprensione della polvere e dei venti marziani
La professoressa Ingrid Daubar dell’Università di Brown ha sottolineato l’importanza di studiare il deposito e la rimozione della polvere da parte del vento e dei fenomeni noti come “diavoli di polvere”. Questi dati sono fondamentali per comprendere i cicli atmosferici marziani, con implicazioni dirette per le future missioni robotiche e umane sul pianeta.
Le immagini catturate da MRO evidenziano come i pannelli solari di InSight abbiano assunto il caratteristico colore rosso-marrone, causato dal costante accumulo di particelle. Questi risultati stanno aiutando gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory (JPL) in California a migliorare la progettazione e la gestione energetica delle future missioni su Marte.
Quattro anni di scoperte scientifiche
Lanciato nel 2018, il lander InSight è stato progettato per studiare la struttura interna e i processi geologici di Marte, con l’obiettivo di approfondire la comprensione della formazione ed evoluzione dei pianeti rocciosi nel nostro sistema solare. La missione è stata la prima a rilevare un “marsquake” (terremoto marziano), registrando ben 1.319 eventi sismici, causati sia da movimenti interni del pianeta sia da impatti meteoritici.
Durante la sua operatività, InSight ha utilizzato strumenti innovativi per raccogliere dati sul “polso” di Marte attraverso misurazioni sismiche, sulla sua temperatura interna tramite sensori di flusso termico e sui suoi movimenti di superficie mediante tracciamenti precisi.
L’eredità scientifica di InSight
Il seismometro, ultimo strumento ancora attivo prima del ritiro ufficiale della missione nel dicembre 2022, ha permesso agli scienziati di ottenere preziose informazioni non solo su Marte, ma anche sui processi interni di altri pianeti rocciosi, inclusa la Terra. Thomas Zurbuchen, responsabile della divisione scientifica della NASA, ha definito questi dati un’eredità di valore inestimabile per l’esplorazione spaziale.
Nonostante il termine delle operazioni dovuto all’accumulo di polvere sui pannelli solari, che ha impedito la generazione di energia sufficiente per mantenere le comunicazioni, gli ingegneri della NASA hanno continuato a monitorare eventuali segnali radio fino alla fine del 2024, sperando in un colpo di vento che potesse liberare i pannelli.
Preparazione per il futuro
I dati forniti da InSight e le immagini recentemente ottenute da MRO rappresentano un passo fondamentale per migliorare la comprensione delle condizioni ambientali su Marte. Queste informazioni saranno cruciali per le future missioni, sia automatiche che umane, contribuendo a risolvere le sfide poste dall’ambiente marziano. La NASA ha dichiarato che interromperà il monitoraggio del lander entro la fine dell’anno, segnando ufficialmente la chiusura di una missione che ha ampliato enormemente la nostra conoscenza del Pianeta Rosso.
