Da alcuni giorni a questa parte vi sono proiezioni meteo climatiche che fanno strabuzzare gli occhi. Sì, perché alcuni centri di calcolo ci vanno giù pesante. Di che stiamo parlando? Beh, del freddo, del freddo che a partire dalla prossima settimana si aprirà un varco sul Mediterraneo.
La prossima settimana si accompagnerà al maltempo, su questo sono tutti d’accordo. Maltempo localmente pesante, maltempo che si assocerà come detto a un corposo abbassamento delle temperature. Diciamo che finalmente si tornerà a parlare di normalità termica, qualcosa che nell’ultimo periodo è venuto a mancare.
Ma poi? Che succederà? Avremo ancora freddo oppure andremo incontro all’ennesimo miglioramento? Diciamo questo: probabilmente avremo un altro impulso d’aria fredda. Però qui sta l’inghippo: alcuni modelli previsionali vedono uno sprofondamento artico bello e buono, un vero e proprio assalto all’arma bianca di un ramo del Vortice Polare.
Peraltro un assalto reiterato, che ci condurrebbe a dicembre in compagnia del crudo Inverno. Occhio perché tale proiezioni ci esporrebbe a nevicate a bassa o bassissima quota.
Altri modelli, dobbiamo dire i più affidabili, calcano meno la mano. Diciamo che vedono un altro impulso freddo ma la propaggine dell’Alta Pressione – che rimarrebbe collocata sulla vicina Penisola Iberica – risulterebbe più invadente col rischio che possa portarci un rapido miglioramento.
Chi avrà ragione? Difficile dirlo, come spesso capita la verità potrebbe stare nel mezzo e quindi ci si potrebbe aspettare comunque un’ultima parte di novembre segnata da temperature inferiori alle medie stagionali. In termini di precipitazioni vedremo, qui ci stiamo occupando dell’aspetto termico ovvero di quell’elemento che fino ad oggi – per tutto l’Autunno – ha fatto parlare di sé per l’eccessivo caldo.
Caldo che non è ancora finito, perché avrà un sussulto d’orgoglio a inizio settimana, poi però potrebbe finalmente andarsene, con la speranza che non si faccia rivedere almeno sino alla prossima tarda primavera.