Esperimenti scientifici a bordo della Stazione Spaziale Internazionale
Un’ampia gamma di ricerche svolte giovedì 16 novembre a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sta aiutando la NASA e i suoi partner a supportare gli equipaggi che vivono e lavorano fuori dalla Terra. Le indagini in corso dell’Expedition 70 stanno fornendo informazioni utili per migliorare la salute umana e pianificare future missioni sulla Luna, su Marte e oltre.
Scansioni delle vene in assenza di gravità
Gli astronauti Loral O’Hara e Satoshi Furukawa hanno collaborato nel modulo di laboratorio Columbus per effettuare scansioni delle vene utilizzando il dispositivo Ultrasound 2. Medici a terra hanno assistito il duo nel monitorare come l’assenza di peso influisce sulle vene del collo, della spalla e delle gambe, e nell’apprendere come mantenere in salute gli equipaggi.
Attività di manutenzione e ricerca
O’Hara della NASA ha anche collaborato con la collega Jasmin Moghbeli, ingegnere di volo della NASA, nel modulo Tranquility durante tutto il giovedì. Entrambi gli astronauti hanno liberato spazio nell’airlock Bishop per fare posto alla Piattaforma Esterna NanoRacks. L’airlock Bishop aprirà la sua porta allo spazio e la piattaforma sarà recuperata dal braccio robotico Canadarm2 per operazioni scientifiche al di fuori del laboratorio orbitale. L’attrezzatura di ricerca esterna è progettata per trasportare esperimenti esposti al vuoto dello spazio esterno.
Furukawa della JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency) ha raccolto campioni cellulari da un incubatore e li ha inseriti nel Microscopio Confocale per osservare come percepiscono la microgravità. Ha anche sostituito una bombola di gas all’interno del Forno di Levitazione Elettrostatica e poi ha assistito O’Hara e Moghbeli con il lavoro su NanoRacks.
Attività del comandante e degli ingegneri di volo
Il comandante Andreas Mogensen dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) ha iniziato la sua giornata con una conferenza con i manager dell’ESA, ha caricato elettronica portatile all’interno della navicella SpaceX Dragon Endurance, e poi ha allestito l’hardware per la scienza della Terra. Il visitatore della stazione per la seconda volta ha poi supportato un esperimento di botanica spaziale progettato da studenti, ha analizzato campioni d’acqua della stazione e ha effettuato la manutenzione delle batterie delle tute spaziali.
Il veterano cosmonauta della Roscosmos Oleg Kononenko ha sperimentato tecniche di pilotaggio futuristiche che potrebbero essere utilizzate per operare astronavi e robot in potenziali missioni planetarie. L’ingegnere di volo Nikolai Chub ha testato una stampante 3D per la sua capacità di produrre strumenti e forniture senza assistenza dalla Terra. L’ingegnere di volo Konstantin Borisov ha lavorato su compiti di idraulica orbitale all’interno del modulo scientifico Nauka e poi ha condotto un’analisi fotografica dei moduli Roscosmos della stazione.