Le condizioni meteo stanno cambiando rapidamente in tutta Italia, compreso il sud, che fino a poche ore fa percepiva temperature da piena estate, addirittura superiori ai 33-34°. Il cambiamento è dovuto alle correnti fresche nord-atlantiche che hanno invaso il Mediterraneo, dando vita a un ciclone ricco di precipitazioni e forti temporali, che in alcuni luoghi hanno portato anche a grandinate.
Questa depressione si isolerà sul Mar Ionio nelle prossime 48 ore, portando piogge a tratti intense sul versante ionico del sud, in particolare su Sicilia, Calabria e Puglia, almeno fino a martedì. Sul resto d’Italia si avrà un miglioramento: l’alta pressione si rinforzerà e le temperature inizieranno a risalire, ma senza raggiungere i picchi dei giorni scorsi. Nel meridione e nel medio-basso Adriatico, il clima rimarrà fresco per i prossimi giorni.
La settimana in arrivo potrebbe riservare sorprese con sbalzi di temperatura piuttosto notevoli. Fino a mercoledì, non ci saranno grandi variazioni termiche, soprattutto al sud, dove le temperature saranno fresche, specialmente di notte.
Nella seconda metà della settimana, potremmo assistere a un aumento delle temperature, soprattutto al nord e sul medio-alto Tirreno. In queste zone, l’alta pressione porterà i valori massimi sopra i 26-27°, temperature leggermente superiori alle medie del periodo. Tuttavia, sarà un caldo lontano dalle punte estreme delle ultime settimane, quindi sarà un tipico caldo settembrino senza eccessi.
Una volta che la depressione avrà abbandonato il meridione, verso metà settimana, l’alta pressione influenzerà anche il sud e le temperature inizieranno a risalire. È importante sottolineare che le notti e le serate rimarranno fresche da nord a sud per tutta la settimana.
Verso la fine del mese, l’alta pressione si rafforzerà ulteriormente su tutta Italia, con giornate calde durante il giorno e fresche di notte. Sarà un’ottima occasione per andare al mare, specialmente sul lato tirrenico e nelle due isole maggiori. Questo andamento meteorologico potrebbe continuare anche nei primi giorni di ottobre, ma approfondiremo l’argomento in un prossimo editoriale.