Si, forse abbiamo la data, forse ci siamo… Diciamo che nel corso delle ultime ore i modelli di previsione hanno nuovamente cambiato rotta, un cambiamento che comunque non ci coglie impreparati perché se seguite i nostri quotidiani approfondimenti avrete sicuramente appreso quella che è la nostra idea inerente l’ultima decade di settembre.
Un’idea che in realtà avevamo palesato alcune settimane fa, alla luce ovviamente di attente analisi non tanto modellistiche quanto di alcuni pattern atmosferici che sembravano appunto indicare un cambio di circolazione importante.
Non vogliamo tediarvi con i tecnicismi, quindi lasciamo stare tutto il discorso riguardante i pattern specifici, quello che più ci interessa chiaramente è il risultato che si potrebbe ottenere. Un risultato che possiamo notare appunto nelle mappe di previsione, laddove effettivamente si scorge la strutturazione di un’ampia area di bassa pressione sul Nord Europa.
Al di là comunque di tale struttura sapete qual è la cosa più importante? Il risveglio dell’Atlantico. Sì, proprio così, affinché l’autunno possa prendere rapidamente il sopravvento è necessario che l’oceano Atlantico si dia una svegliata. Sembrerebbe proprio così, infatti la struttura ciclonica succitata deriverà dalle mosse oceaniche.
Ora, che riesca ad influenzare le nostre regioni o no è un altro paio di maniche, questo chiaramente lo vedremo cammino facendo anche se dobbiamo dirvi che effettivamente potrebbero esserci degli effetti più o meno importanti. Ciò che più conta, al momento, è che tale scenario si possa effettivamente concretizzare perché vorrebbe dire pieno autunno laddove in questo periodo dovrebbe esserci.
Che poi qui da noi arrivi con una settimana o meno di ritardo poco cambia, ciò che conta è che la stagione faccia il suo dovere senza chiaramente determinare danni e disagi. Ricapitolando la data della svolta stagionale l’abbiamo, l’ultima decade di settembre così come avevamo ipotizzato tempo addietro.