Meteo estremo. Le recenti ondate di calore precoci in Europa sudoccidentale, Francia hanno messo in evidenza l’importanza dell’ITCZ e dell’anticiclone nordafricano sul clima dei prossimi mesi. Vediamo le dinamiche e le conseguenze di questi fenomeni sul nostro clima estivo, e perché la sua anomalia ci sta cambiamento le stagioni estive.
Cosa è l’ITCZ?
In meteorologia e climatologia, la zona di convergenza intertropicale (ITCZ ), nota anche come fronte intertropicale, zona di convergenza equatoriale o con l’acronimo inglese ITCZ (Inter Tropical Convergence Zone), è un’area del pianeta Terra, mediamente situata in prossimità dell’equatore, dove si ha la convergenza degli Alisei dell’emisfero boreale e dell’emisfero australe, e la risalita di masse d’aria calda che determinano l’area di instabilità equatoriale, con piogge e temporali. L’ITCZ corrisponde all’Equatore climatico, un’area dove ci sono piogge abbondantissime, e questo si sposta con le stagioni. Nell’estate del nostro Emisfero si sposta verso nord.
Impatto dell’ITCZ sul clima italiano
L’ITCZ in salita verso nord è un rischio palese per il Mediterraneo, poiché favorisce ondate di calore di forte intensità dovute all’ingresso dell’anticiclone nordafricano. Il clima sta cambiando anche in Italia, e ce ne siamo ben accorti al di là delle indicazioni della scienza del clima che ci avvertono da anni circa l’esistenza di un cambiamento climatico in atto in tutto il Mondo.
Ondate di calore precoci e fenomeni estremi
Le ultime estati in Italia sono state torride laddove c’era un basso tasso di umidità e afose dove era umido, con ondate di caldo, inframezzate da eventi improvvisi e violenti come grandinate, alluvioni ed incendi. Nel 2022, l’estate si è già affacciata ben prima dell’inizio meteorologico (1° giugno), con la prima ondata precoce a metà maggio, che ha originato un’anomalia di temperatura di 1.9°C, appena sotto il record del 2003 (+2°C).
Freddo tardivo e episodi storici
Per ora, godiamoci il freddo fuori stagione che avremo nella settimana di Pasqua, con la neve che minaccia di tornare in alcune regioni, soprattutto tra le Alpi orientali, ma soprattutto in Appennino, questo sino a quote basse. L’aprile del 1995 si ebbe molto di peggio, con un’ondata di freddo che si estese a tutta Italia, con tormente di neve, paesi isolati in Abruzzo, Molise e Basilicata. Fu un evento meteo di insolita intensità e forza. Ma in passato è avvenuto altre volte, come la neve sulle coste adriatiche caduta in aprile nel 2003.
Grandinate di grosse dimensioni: un altro fenomeno da non sottovalutare
In aggiunta alle ondate di calore e al freddo tardivo, un altro fenomeno che sta colpendo l’Italia con sempre maggiore frequenza sono le grandinate di grosse dimensioni. Questi eventi possono causare danni significativi all’agricoltura, alle infrastrutture e alle proprietà private. Le grandinate di grosse dimensioni sono spesso il risultato di un’atmosfera instabile, che può essere influenzata da fenomeni come l’ITCZ e l’anticiclone nordafricano. Ad esempio, l’estrema vulnerabilità al caldo africano spagnolo ha visto nell’area un aumento delle grandinate devastanti, per altro, durante le ondate di calore.
Strategie di adattamento e mitigazione
Di fronte a questi fenomeni meteorologici estremi e al cambiamento climatico in atto, è fondamentale adottare strategie di adattamento e mitigazione. Le autorità locali e nazionali devono investire in infrastrutture resilienti, pianificazione urbana sostenibile e pratiche agricole adattive. Allo stesso tempo, gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra e promuovere energie rinnovabili sono cruciali per contrastare il cambiamento climatico e limitare i futuri impatti sul clima.
Prossime settimane
L’ITCZ, l’anticiclone nordafricano e le ondate di calore precoci stanno avendo un impatto sempre più evidente sul clima italiano. La presenza di fenomeni estremi, come grandinate di grosse dimensioni e freddo tardivo, rende ancora più importante affrontare il cambiamento climatico e investire in strategie di adattamento e mitigazione. Mentre godiamo delle temperature più fresche della settimana di Pasqua, è importante ricordare che il clima sta cambiando e dobbiamo essere preparati per affrontare il nuovo clima, e l’estate sempre più vicina.