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Meteo e clima d’Italia: i cambiamenti sotto la lente di Köppen. La Toscana

Luca Martini di Luca Martini
08 Mar 2023 - 14:30
in All'evidenza, Alla Seconda Pagina, Cambiamenti Climatici, Clima, Didattica meteo e clima
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Nei precedenti articoli dedicati al Nord Italia, abbiamo visto come in pianura e fino alla bassa collina e nei fondovalle prevalgano i climi di tipo Cfa, vale a dire temperatura con estate umida e temperatura del mese più caldo maggiore di +22°C. L’eccezione è rappresentata dalla costa ligure, dove prevale il tipo Csa, vale a dire con estate secca (non oltre 30 mm il mese meno piovoso), in pratica il cosiddetto clima mediterraneo.

Questi due tipi di clima sono i più diffusi anche lungo la penisola. Cominciamo l’analisi dalla Toscana.

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Firenze: clima Cfa

Anche Firenze sta vivendo un progressivo aumento delle temperature medie, con estati sempre più calde e inverni raramente molto freddi, ma questo cambiamento non determina una modifica di categoria all’interno della classificazione dei climi secondo Köppen: nel tipo Cfa era e nel tipo Cfa rimane.

Tuttavia, è assai vicino al tipo Csa: basterebbe un lieve spostamento del massimo di precipitazioni dal tardo autunno all’inizio dell’inverno e/o una lieve diminuzione di quelle estive per il passaggio al gruppo Csa o al gruppo Cfsa (sub-mediterraneo). Non siamo, però, di fronte a un processo di transizione climatica, perché questa vicinanza di Firenze al tipo di clima mediterraneo è costante in tutti i trentenni climatici di riferimento a partire dagli anni ‘40 del ‘900.

 

Pisa: clima Csa (al limite con Cfa)

Pisa è ancora più vicina rispetto a Firenze al confine tra tipo Csa e tipo Cfa. Tra i trentenni 1961-90 e 1971-2000 è passata dal tipo Csa a quello Cfa, per poi tornare al tipo Csa nel trentennio 1981-2010. Tutto si gioca su pochi millimetri di pioggia di differenza, in particolare sulla piovosità invernale che a volte permette, a volte no, di raggiungere quel rapporto di 3 a 1 tra mese più piovoso invernale e più secco estivo. Se coi cambiamenti climatici, dovesse diventare più forte il minimo pluviometrico estivo, Pisa rientrebbe più agevolmente nel tipo di clima Csa.

 

Grosseto: clima Csa

Procedendo verso sud lungo il versante tirrenico, si afferma definitivamente il tipo di clima mediterraneo, nella classificazione di Köppen codificato come Csa. Sebbene anche a Grosseto il massimo precipitativo sia autunnale e non invernale, l’accentuato minimo estivo permette al più piovoso dei mesi invernali di avere almeno il triplo delle precipitazioni del più secco dei mesi estivi. Come a Firenze e Pisa, anche a Grosseto le temperature sono mediamente un po’ più alte rispetto al passato, ma questo aumento non ha effetto sulla sua categoria climatica che Csa era e Csa resta.

 

Monte Argentario: clima Csa (era Csb)

Dove, invece, il riscaldamento climatico ha avuto effetto nei termini di un cambio di categoria, è ai circa 600 metri d’altitudine del Monte Argentario, promontorio lungo la costa tirrenica nel sud della Toscana. Dal trentennio 1961-90 a quello 1971-2000 è avvenuta la transizione dal tipo di clima Csb a quello Csa. La differenza è data dalla temperatura media del mese più caldo, prima leggermente sotto il limite dei +22°C, poi ampiamente sopra quella soglia (l’aumento in un trentennio è stato di 1°C, da +21,7°C a +22,7°C).

Il clima Csb è di tipo mediterraneo, quindi con accentuato minimo pluviometrico estivo, ma con estate fresca, con temperatura media del mese più caldo inferiore a +22°C. E’ un tipo di clima non frequente nel Mediterraneo, presente in alcune zone collinari dell’immediato entroterra. E’ più comune lungo le coste oceaniche come quelle del Portogallo o della California centro-settentrionale, ad esempio San Francisco.

 

Arezzo: clima Cfa (era Cfb)

Arezzo ha caratteristiche climatiche assai più continentali rispetto alle altre località toscane trattate, Firenze inclusa. Queste caratteristiche si esplicitano in una grande differenza di temperatura tra la minima notturna e la massima diurna, soprattutto d’estate, quando supera i 15°C. Sebbene le temperature massime estive superino i +30°C, le minime attorno ai +14°C fanno sì che la temperatura media del mese più caldo superi di pochissimo i +22°C nel trentennio 1971-2000 e rimanga, di poco, al di sotto di quella soglia nel trentennio 1961-90. Pertanto, anche Arezzo ha fatto il balzo di categoria da Cfb (mese più caldo sotto i +22°C) a Cfa.

 

Radicofani: clima Cfb

Radicofani, a 800 metri sul livello del mare in provincia di Siena, sebbene abbia subìto un netto aumento di temperatura in estate, continua ad appartenere al tipo climatico Cfb. Ma un ulteriore aumento della temperatura estiva potrebbe presto traghettarla nel gruppo Cfa. Purtroppo, da alcuni mesi la stazione meteo di Radicofani ha cessato la trasmissione dei dati.

 

Abbiamo visto come in Toscana siano presenti numerosi tipi di clima e come l’aumento di temperatura estiva stia facendo cambiare categoria climatica ad alcune zone che erano già al limite tra due categorie. Più difficile che sia un cambio del regime di precipitazione a determinare un cambio di categoria, ma Pisa testimonia che il caso può esistere.

Nel prossimo articolo analizzeremo Roma e il Lazio.

Tags: cambiamenti climaticiclima Firenzeclima Italiaclima Toscanaclimi di KöppenKöppen
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