Ecco che avremo un’evoluzione meteo per le prossime due settimane che sembra seguire una linea temporale già vista nel passato, quella del punto iniziare dove avremo l’espandersi di cunei di masse d’aria calda dall’Africa. E per nostra fortuna siamo ancora a marzo, altrimenti avremmo parlato di ondate di calore verso l’Italia.
Quelle che d’estate saranno il classico tema quotidiano.
Ma l’estate è ancora distante anche se non troppo visti i tempi climatici che viviamo, e allora eccoci immersi in una questa improvvisa Primavera che però non sarà solo di uccellini che volano, rose che sbocciano precocemente e fiori, ma anche sferzate improvvise, quanto repentine di aria polare marittima, e forse, e sotto, sotto ce lo auguriamo, anche di aree cicloniche vigorose, capaci di abbattere la “cortina invernale che blocca le piogge al Nord Ovest” rappresentata dalle Alpi.
Se nel semestre freddo le Alpi sbarrano la via alle perturbazioni oceaniche che vengono da nord ovest, in quello caldo vengono catapultate verso la Valle Padana occidentale innescando la genesi di nubi imponenti con temporali, quindi piogge. Una dinamica nemmeno così complessa, però anche difficile da spiegare in un breve articolo.
Ma per ora questo evento meteo non sembra palesarsi, nonostante la stagione ormai ne sia propizia.
Però, nella Penisola d’Italia, le Venezie, l’Emilia Romagna, la Sardegna, la Sicilia che non hanno quella difesa di monti alle perturbazioni, seppur lievi che verranno da occidente, depauperate dall’aria calda in risalita dall’Africa, nubi sparse di quei fronti perturbati si avventureranno nel Mediterraneo centrale, arrecando improvvisi rovesci di pioggia con anche temporali fugaci di Primavera.
Ed ecco che si, condurranno quella pioggia che non fa danni, quantomeno si spera, perché ormai i fenomeni meteo estremi localizzati avvengono senza preavviso, ed il calore imponente e precoce funge di energia, e l’aria oceanica da innesco per i temporali.
Avremo una settimana mite, questo sì, in varie città italiane si andrà oltre i 20°C nei valori massimi di temperatura entro venerdì. Sarà un tepore precoce, anche eccessivo, visto anche in altri anni dell’ultimo decennio, mentre a nord delle Alpi, chi ci vive farà i conti con un meteo invernale, con pure assurde tempeste di neve in stile nordamericano.