Sembra di essere fuori ogni logica nel raccontare che durante la prossima settimana le condizioni meteo torneranno ad avere quelle caratteristiche che in parte ci dovrebbero essere durante la stagione invernale. Ciò soprattutto a seguito del caldo che si fa già sentire e che tra venerdì e sabato raggiungerà il suo massimo apice.
Ma su periodo molto mite, anzi direi caldo, abbiamo parlato ampiamente. Ciò è provocato anche da una situazione che si ripresenterà più avanti con maggiore enfasi, ed è dovuta all’espandersi della fascia tropicale verso nord, che già comincia a farsi sentire i suoi effetti. Vi abbiamo raccontato delle temperature eccezionalmente elevate raggiunte nell’Asia centrale, dove si sono toccati i 38 °C. Elemento che fa tremare per il caldo asfissiante che si potrebbe avere durante la prossima estate.
In Italia farà caldo soprattutto nella giornata di sabato, poi da domenica gradualmente la temperatura scenderà sensibilmente. Ma non avremo un vero e proprio rientro a condizioni meteo invernali, d’altronde ormai è quasi la metà di marzo, e la vera primavera incalza velocemente.
Ma avremo l’ingresso di perturbazioni oceaniche che spingeranno verso sud l’aria tropicale ed ecco che quindi la temperatura scenderà sensibilmente riportatosi su valori più adeguati al periodo dell’anno, inoltre transiteranno delle perturbazioni atmosferiche che porteranno delle precipitazioni a carattere anche temporalesco. Nelle montagne tornerà a nevicare copiosamente, e non solo sulle cime, bensì anche a quote ben più inferiori.
Chi non segue la meteo quotidianamente avrà la sensazione che ci sarà un vero proprio strappo al meteo primaverile, con un ritorno al tempo inclemente, quello fatto di brutto tempo. Peraltro, il maltempo negli ultimi mesi si è visto soprattutto al Sud Italia, in Sicilia ed in Sardegna, perché altrove ha latitato parecchio, in particolare al Nord Italia di cui ampiamente si parla per il problema siccità.
Quando si parla di primavera spezzata in realtà dovremmo chiamarlo colpo di coda dell’inverno. Mai e poi mai però sarà vero inverno.
Più avanti nella settimana successiva, come in parte descrive il meteo a lungo termine, potremmo avere ben più variabilità atmosferica, con l’ingresso deciso di correnti nordoccidentali provenienti addirittura dall’Islanda se non dalla Groenlandia, e queste trascineranno, traghettate da profonde aree di bassa pressione con il cuore principale sulle Isole Britanniche, aria fredda oceanica, capace di innescare profonde ciclogenesi mediterranee e grande maltempo. È forse sarà la volta della pioggia per il Nord Italia ma anche di tanta neve per le Alpi.
E chissà che il meteo per qualche settimana non proponga condizioni più normali.