I dubbi sull’evoluzione meteo del week-end sono ancora parecchi, ma proveremo a tracciare una linea di tendenza affidabile. Una possibile ipotesi era quella del ritorno del maltempo al nord e sull’alto Tirreno grazie ad una nuova avvezione fresca atlantica. Gli ultimi aggiornamenti, tuttavia, hanno ridotto drasticamente la portata del peggioramento rendendolo quasi del tutto innocuo per lo Stivale.
Il motivo è presto detto: la saccatura atlantica raggiungerà Spagna e Francia ma a quanto pare avrà grandi difficoltà a spingersi fino in Italia. Anzi, l’ipotesi più probabile diventa quella dello sprofondamento della perturbazione verso le coste dell’Algeria e il deserto del Sahara, una situazione barica che comporterebbe un inevitabile rinforzo dell’anticiclone su tutta Italia.
È proprio questa la tendenza più affidabile e probabile al momento: dopo la perturbazione che in queste ore sta attraversando l’Italia (e che porterà altre piogge fino a mercoledì, oltre che venti sostenuti e aria più fredda) si aprirà un periodo più stabile e più gradevole. Certamente tra giovedì e venerdì splenderà il Sole su gran parte d’Italia, mentre qualche nube in più comparirà tra sabato e domenica mattina.
Queste nubi saranno legate alla perturbazione atlantica che arriverà su Spagna e Francia, ma le precipitazioni saranno molto rare, relegate all’alto Tirreno e all’arco alpino. Con lo sprofondamento della perturbazione fin sul nord Africa, ecco che il tempo si manterrà stabile anche nel week-end su buona parte d’Italia, eccezion fatta, come specificato poc’anzi, per i deboli fenomeni sparsi che si presenteranno al nord.
Insomma potremmo parlare di occasione persa nel week-end! Dopo l’attuale perturbazione sarebbe stato fondamentale l’arrivo di un altro peggioramento ricco di piogge per fronteggiare la crisi idrica. Nulla da fare: con alta probabilità occorrerà attendere un’altra occasione nel corso della terza decade di marzo. L’evoluzione meteo resta comunque molto interessante! Altre perturbazioni atlantiche potrebbero raggiungere il Mediterraneo nell’ultima parte di marzo.