La primavera vuole entrare in gioco col piglio giusto, mostrandoci una spiccata variabilità meteorologica come da tempo non vediamo nel Mediterraneo. L’ultima decade di marzo si preannuncia piuttosto spigliata grazie alla spinta delle correnti atlantiche che, dopo tanto tempo, potrebbero trovare la porta spalancata sull’Europa occidentale. Ma come si presenterà il meteo in Italia?
La radice dell’alta pressione sub-tropicale sembra destinata a togliere le tende dalla penisola iberica, dove ha stazionato quasi ininterrottamente per mesi. Esso si sposterà gradualmente verso est, stabilendosi sul Mediterraneo centro-orientale: questa dinamica è prevista, al momento, da tutti i principali centri di calcolo a partire dalla prossima settimana.
Questa nuova disposizione dell’anticiclone avrà conseguenze importanti sulla circolazione delle masse d’aria in Europa: con una pressione più bassa sull’Europa occidentale sarà lecito attendersi una maggior ingerenza del flusso atlantico, quindi una maggior possibilità di occasioni instabili per aree come Spagna, Francia, Gran Bretagna, Germania, Svizzera, nord Italia.
Le correnti atlantiche, provenienti da ovest, potrebbero interessare con più probabilità le regioni del nord e dell’alto Tirreno, quelle più esposte al flusso occidentale. L’aria più umida e instabile potrebbe regalare piogge e acquazzoni a più riprese a partire dal 22-23 marzo e fino al termine del mese. Prima, invece, avremo il transito dell’anticiclone che regalerà qualche giornata più stabile e gradevole, soprattutto tra lunedì 20 e martedì 21. Qualche nota instabile potrebbe manifestarsi domenica al nord, ma in maniera molto disorganizzata e passeggera.
Ma freddo e neve? Saranno sempre meno probabili col passare dei giorni, non solo per l’avanzamento stagionale ma anche perché in presenza delle correnti atlantiche diventa impensabile ambire ad ondate di freddo degne di nota. Le correnti prevalenti saranno quelle occidentali e meridionali, quindi spesso miti per gran parte d’Italia. La neve si farebbe rivedere solo in montagna, prevalentemente sull’arco alpino. Quindi da ora fino al termine del mese il rischio di ondate di freddo e condizioni meteo invernali sarà davvero basso.