Nei prossimi dieci giorni sembra proprio che dovremmo dimenticarci del freddo e della neve, ormai non dovrebbero esserci più dubbi. Le correnti prevalenti nel corso della prossima settimana saranno quelle occidentali e sud-occidentali in Italia, come appurato nel precedente editoriale. Questo significa che andiamo incontro a condizioni meteo più primaverili che invernali, considerando anche che la linea degli anticicloni sub-tropicali comincia molto lentamente a muoversi verso nord. Se a questo aggiungiamo i venti sud-occidentali di libeccio ecco che l’aumento delle temperature si fa ancor più corposo.
Ma quindi dov’è finito l’inverno? Ovviamente ciò che leggerete si riferisce esclusivamente ai prossimi dieci giorni, quindi non andiamo oltre la metà di marzo. Fino a quel momento pare proprio che le correnti predominanti saranno quelle da ovest e di conseguenza più tiepide ma non sempre stabili. I maggiori addensamenti li ritroveremo sui settori tirrenici, dove non mancheranno piogge sparse e locali acquazzoni (già a partire da lunedì 6). Anche il nord potrebbe rivedere un po’ di pioggia, specie al Nordest.
Ma il protagonista delle giornate nel corso della prossima settimana rischia di essere il vento di libeccio. Le raffiche soffieranno con più vigore sui settori tirrenici e in montagna, specie tra 7 e 8 marzo. A seguire potrebbe esserci una rotazione dei venti da nord-ovest, ma questo non dovrebbe influire più di tanto sulle temperature. Quella in arrivo sarà una settimana con termiche al di sopra delle medie del periodo, anche di parecchi gradi al sud (possibili fino a 7-8°C oltre la media del periodo.
Dalle ultime emissioni dei centri di calcolo sembra poter prevalere l’ipotesi di ulteriori richiami miti verso l’Italia tra 9 e 12 marzo, capaci di portare le colonnine di mercurio oltre i 20°C su molte località del centro, del sud e sulle isole maggiori. Insomma per il momento dovremo scordarci di ondate di freddo e nevicate a bassa quota almeno per altri dieci giorni! L’evoluzione meteo successiva è ricca di insidie, per cui attendiamo qualche giorno per capire se l’inverno avrà ancora qualcosa da dire!