Ebbene non ci saranno vie di mezzo nei prossimi giorni nel Mediterraneo. In pochi giorni passeremo da temperature esageratamente miti ad altre nettamente più fredde. Tutto merito di una perturbazione nord-atlantica che porterà le prime condizioni meteo instabili da lunedì sera al nord, poi attirerà aria molto più fredda di origine polare che affluirà nel “mare nostrum” dando una consistente spallata alla colonnina di mercurio.
Abbiamo già analizzato nel precedente editoriale le varie fasi del peggioramento. Le piogge ed anche i temporali interesseranno il nord ed il medio-alto Tirreno tra 13 e 14 marzo, poi toccherà anche al lato adriatico e al sud tra 15 e 16. Insomma saranno diversi giorni di tempo perturbato, dove ogni regione potrà dire la sua in termini di pioggia.
La neve prediligerà le montagne sia sulle Alpi che in Appennino, ma non escludiamo l’arrivo della neve fino in collina per qualche ora martedì sera e nelle prime ore di mercoledì sull’Appennino settentrionale e al Nordest.
Tralasciando un attimo le precipitazioni, concentriamoci sul calo termico ormai confermato a pieno. Martedì 14 le temperature saranno ancora molto alte su tutto il centro e il sud, addirittura con punte di 20-22°C, mentre il primo calo termico avverrà al nord.
L’aria fredda affluirà da mercoledì 15 e provocherà un calo termico di oltre 7-8°C su gran parte d’Italia. Come si evince nell’immagine in alto, a corredo dell’articolo, sono previste anomalie negative di 8°C sul centro Italia: questo dato significa che nel corso di mercoledì 15 avremo temperature di almeno 8°C inferiori alle medie del periodo. E pensare che 24-36 ore prima avremo temperature superiori alle medie di oltre 8-10°C.
È chiaro che passeremo da condizioni meteo pienamente primaverile ad altre pienamente invernali, su tutta Italia. Naturalmente non basterà per l’arrivo della neve a bassa quota, ma certamente torneremo a percepire i freddi invernali.