Il tepore primaverile domina sull’Italia, mentre il meteo è completamente diverso su oltre mezza Europa. Le nazioni settentrionali del Continente sono nella morsa del gelo, con temperature che scendono da giorni sin sotto i -30 gradi su alcune località centro-settentrionali della Scandinavia.

Il grande gelo flagella anche le Isole Britanniche, la Danimarca, gli stati baltici e parte dei settori centrali dell’Europa. Questa fase di crudo inverno deriva dall’allungamento del Vortice Polare sul nostro Continente, con il trasporto delle masse d’aria gelide dall’Artico.
La causa del riversamento dell’aria fredda è legata alle ondate di stratwarming delle ultime settimane, che hanno provocato uno scossone al Vortice Polare anche in troposfera. La conseguenza è lo spostamento di masse d’aria gelide più a sud rispetto al normale.
L’aria gelida non è però riuscita a spingersi a latitudini più basse e pertanto l’Italia non ne risente. Correnti più miti occidentali scorrono sul nostro Paese, ma anche tra Iberia, gran parte della Francia, Belgio ed Olanda, dove sono tornate in qualche caso le precipitazioni dopo un periodo siccitoso.
Veloce impulso frontale nel weekend, ma si rimarrà ai margini del freddo
Visto il notevole serbatoio d’aria gelida sul Nord Europa, ci si chiede se ci possano essere le condizioni per l’arrivo di qualche impulso gelido anche sull’Italia. Cosa accadrà nei prossimi giorni? Un fronte d’aria fredda, legato al Vortice Polare, lambirà l’Italia proprio nei giorni del weekend.
Il passaggio frontale sarà rapido e solo la coda della perturbazione riuscirà a coinvolgere parzialmente l’Italia. Il grosso dell’aria fredda, dopo aver lambito le Alpi Orientali, scivolerà sui Balcani, a causa dell’opposizione da ovest dell’anticiclone.
Un modesto raffreddamento coinvolgerà marginalmente i versanti adriatici, ma poi l’anticiclone subtropicale avanzerà più direttamente verso l’Italia a cavallo tra domenica e lunedì. Le temperature risaliranno sopra la media su valori da piena primavera.
Novità non tarderanno a manifestarsi tra martedì e mercoledì, con un nuovo impulso perturbato che entrerà più deciso sull’Italia. Il nuovo fronte sarà supportato da aria fredda di matrice polare, nulla a che fare con quella gelida artica che arretrerà sempre più ad alte latitudini. Nessuna chance quindi per l’Italia.