In questo momento non è importante capire se farà freddo, quanto farà freddo, quando farà freddo. In questo momento è importante più che altro concentrarsi sull’andamento meteo climatico del mese appena cominciato.
Un mese che, come abbiamo già scritto in un altro approfondimento, rischia di portare veramente al limite le condizioni meteorologiche. Ma perché affermiamo ciò? Beh, molto semplicemente perché abbiamo un po’ di esperienza in materia e sappiamo fin troppo bene che quanto sta accadendo in atmosfera rischia di avere grosse ripercussioni per tutta la stagione primaverile.
Dicevamo però che non sarà importante concentrarsi sul freddo, quanto più sulle precipitazioni perché di quelle ne abbiamo veramente bisogno. Magari non su tutte le regioni, infatti alcune zone d’Italia bene o male hanno raggiunto quella che dovrebbe essere la media pluviometrica del periodo.
Su altre invece, la situazione è decisamente più complicata e vi è la necessità di un cambio di marcia stagionale che possa garantire buoni apporti di piogge e di nevicate. Ed è proprio quello a cui si punta, è proprio quello che stiamo cogliendo dei segnali modellistici già da diversi giorni a questa parte.
La prima metà di marzo dovrebbe garantirci il passaggio di diverse perturbazioni, più o meno ondulate, quindi più o meno fredda. Comunque sia saranno in grado di portare piogge e nevicate sulle nostre montagne. Poi nella seconda metà di marzo la situazione potrebbe cambiare ulteriormente e potremmo assistere a quei marcati scambi meridiani che potrebbero ripristinare un quadro meteo climatico pienamente invernale a causa di irruzioni di aria artica piuttosto frequenti.
Ovviamente si tratta di ipotesi, ovviamente andranno confutate dalla realtà dei fatti, ovviamente ci stiamo spingendo in proiezioni mensili perché le indicazioni che continuano a giungere dall’atmosfera non hanno cambiato minimamente la nostra idea.