Dalla prossima settimana inizierà un’evoluzione meteo che ha la firma di Marzo. Tale mese ha la caratteristica di riportare ampie tracce di tempo invernale, mentre incombe la primavera. E lo noterete anche dalle temperature che inizieranno sempre più di frequente a subire degli sbalzi da un giorno all’altro, soprattutto in quelle aree d’Italia dove lo sbarramento alpino non c’è, oppure presenta una minore efficacia.
I modelli matematici di previsione iniziano darne un’ampia dimostrazione, penalizzando l’affidabilità previsionale che subisce quasi uno sconquasso da un giorno all’altro. È la primavera che incombe, ma anche l’inverno che scalcia prima di finire, oltre quel Vortice Polare che per tutto l’inverno è rimasto intrappolato nella regione polare, e che si allarga verso sud. Il Nord America, area molto vulnerabile al Vortice Polare, sono attese e sono in atto condizioni meteo ben più estreme delle nostre europee, e andranno accentuando la loro variabilità. Insomma, avremo una maggiore mutevolezza del tempo, mentre per le piogge, siamo qui a confermare che non sembrano prediligere l’Italia del Nord.
Però, è di ieri la notizia che campeggia nei giornali dell’apertura della Diga di Ridracoli in Emilia per l’eccesso di acqua. Ma come si è detto varie volte, è piovuto male, ovvero, laddove è caduta tanta pioggia è avvenuto in tempi troppo brevi. In tali occasioni l’acqua scivola nel terreno per raggiungere rapidamente torrenti e fiumi, quindi il mare, e laddove ci sono degli sbarramenti viene raccolta e conservata per essere utilizzata nei periodi di siccità. Le falde acquifere, nonostante le abbondanti piogge, di acqua ne riceveranno molta meno rispetto alla media.
In una visione a lungo termine, però si, ci sarà un marcato sconquasso meteo anche in Italia dove potrebbero transitare nuove profondissime aree di bassa pressione, con perturbazioni atmosferiche anche molto intense. Ma ancora una volta, vediamo dai modelli matematici che gran parte del Nord Italia si troverà in ombra pluviometrica, con le Alpi che ostacoleranno il passaggio delle nubi foriere di precipitazioni.
Però, se tutto ‘questo maltempo transitasse in Aprile, già le cose cambierebbero per il Nord Italia: infatti, nonostante lo sbarramento alpino, nel semestre caldo, in questa parte d’Italia l’aria oceanica genera solitamente instabilità atmosferica, con temporali e precipitazioni.
Insomma, per ora, in questo scorcio di marzo, se vedremo tracce di normalità, dall’altra parte d’Italia proseguirà l’eccessiva anomalia meteo climatica che non ha una data di fine certa.