Beh, fare una scelta tra due scenari meteo climatici così diversi non è facile. Probabilmente in questo periodo molti sceglierebbero un altro scenario, ovvero quello del sole e del bel tempo e quindi dell’alta pressione.
Ricordiamoci che si dovrebbe ragionare in un’altra ottica, ovvero quella della normalità. Se vogliamo che l’estate non rappresenti un problema per quanto riguarda soprattutto le nostre riserve d’acqua dobbiamo sperare nella normalità stagionale. Normalità stagionale significa meteo capriccioso, lo sappiamo fin troppo bene.
Soprattutto nei mesi di marzo e aprile si deve sperare nell’arrivo delle piogge, ma piogge vere non due gocce d’acqua. In questo momento le premesse sembrerebbero ottime, nel senso che con l’intervento delle correnti atlantiche abbiamo registrato il passaggio di un fronte perturbato e uno nuovo arriverà a stretto giro.
Oltre a portare delle piogge porteranno copiose nevicate lungo l’arco alpino, poi chissà magari anche lungo la dorsale appenninica ma in quest’ultimo caso dobbiamo magari sperare in un serio colpo di coda dell’inverno.
Perturbazioni atlantiche o freddo artico in questo momento sarebbero entrambe soluzioni gradite e importanti, perché con il Mediterraneo che progressivamente andrà a rifornirsi di energia termica i minimi spifferi di aria fresca potranno facilitare lo sviluppo di inaspettate situazioni cicloniche e quindi di precipitazioni di un certo spessore.
Ed è proprio questo quello che più ci interessa, capire se nelle prossime settimane tali contrasti termici potranno esaltarsi ancora di più rispetto a quanto non abbiano fatto fino ad ora, soprattutto perché l’aria mite che è arrivata nell’ultimo periodo non è da poco e quindi la quantità di energia termica sta già crescendo rapidamente.
Il meteo che non ti aspetti è proprio quello che deriva la situazione di questo tipo, situazioni che nel corso dei mesi di marzo e aprile potrebbero verificarsi senza che nessuno se le aspetti.