Nel corso degli ultimi decenni abbiamo assistito a un’escalation di eventi meteo climatici estremi. Anzi, per la precisione abbiamo assistito a un’estremizzazione meteo climatica. Attenzione, sono due concetti simili ma allo stesso tempo profondamente diversi.
Le alluvioni, ad esempio, sono diventate sempre più frequenti. Ciò perché spesso e volentieri si hanno carenze precipitative persistenti alle quali fanno seguito ondate di maltempo estremamente violente. In questo modo il terreno, decisamente secco, non alla possibilità di assorbire a dovere l’eccesso di pioggia ed è lì che sorgono i problemi idrologici.
Purtroppo quelle che un tempo erano le canoniche condizioni meteo climatiche del Mediterraneo sono venute meno. Le perturbazioni atlantiche, protagoniste indiscusse dell’autunno e a volte anche della primavera, sono diventate rare. Al loro posto, ahi noi, abbiamo registrato spesso e volentieri incrementi di temperatura a causa di invasioni anticicloniche senza senso.
Poi, consolidati gli eccessi termici, spesso e volentieri è capitato di dover appunto commentare ondate di maltempo di violenza tale da mettere in crisi la tenuta idrogeologica del nostro territorio. Ed è proprio quello il meteo che incute timore e rispetto, perché purtroppo gli ultimi decenni hanno trasformato il fascino di una materia come la meteorologia nel timore che il clima non torni più quello di una volta.
Forse dovremmo prenderne atto, punto e basta. Oppure dovremmo sperare che sia solamente una fase ciclica, dimenticandoci del riscaldamento globale. Non lo sappiamo, fatto sta che pur avendo lo stesso fascino di sempre il meteo degli ultimi decenni è profondamente cambiato. Sembrerà una banalità ma dire che non è più il meteo di una volta è assolutamente corretto.
Ora che abbiamo la primavera le porte, con i primi temporali apparsi proprio negli ultimi giorni, la paura è che l’estremizzazione possa ripresentarsi. Tra l’altro le condizioni atmosferiche sembrerebbero proprio incentivare scambi meridiani particolarmente violenti, ovvero grossi spostamenti di masse d’aria diametralmente opposte che laddove dovessero lasciare in eredità anomalie termiche enormi andrebbero a innescare quel meteo che incute timore e rispetto.