Guai a sottovalutare la primavera, guai a dare per scontato l’anticiclone, guai ad abbassare la guardia. Siamo appena all’inizio della primavera, anzi volendo essere precisi se dovessimo considerare il calendario astronomico potremmo dire che siamo ancora in inverno e che le condizioni meteo climatiche potrebbero riservare delle sorprese clamorose.
Un assaggio di variabilità primaverile lo stiamo già avendo, perché con il ritorno delle correnti atlantiche oltre all’aumento delle temperature abbiamo avuto anche un aumento del vento (che sui mari occidentali soffia impetuoso) ma anche il ritorno delle perturbazioni. Cosa manca in questo momento?
Sicuramente il colpo di coda dell’inverno, che per il momento non si è ancora palesato. Diciamo che il freddo dei primi giorni di marzo era ancora un rimasuglio di quanto accadde a fine febbraio, ovvero l’ingresso di un vortice di aria fredda proveniente da nord-est e che poi stazionò sui nostri mari per diversi giorni dando luogo a maltempo in varie zone d’Italia.
Dopodiché abbiamo assistito al cambio di circolazione, un cambiamento indotto dalle profonde modifiche che stanno venendo lungo i vari livelli dell’atmosfera e che riguardano come ben sappiamo il vortice polare.
Ci aspettiamo però che qualcosa possa cambiare, anzi possa essere letteralmente stravolto da qui a una decina di giorni. Freddo polare, freddo artico, gelo: il meteo potrebbe farsi veramente cattivo. Magari non con il gelo che possiamo immaginarci in senso lato, però attenzione di scambi meridiani perché potrebbero mettersi in movimento masse di aria molto fredda dal circolo polare artico in direzione sud.
A quel punto potrebbe tornare veramente l’inverno e potremmo avere un evento veramente importante. Crollo delle temperature abbondantemente al di sotto delle medie stagionali e ovviamente nevicate a bassissima quota. Uno scenario che del mese di marzo è ampiamente contemplato dalle statistiche e che dobbiamo prendere assolutamente in considerazione.