Quando si pensa di aver capito tutto è il momento in cui si sta sbagliando tutto. Avere delle convinzioni meteo climatiche in questo periodo è deleterio, non fosse altro perché la momento all’altro potrebbe cambiare tutto o potrebbe succedere tutto il contrario di tutto.
Vi sarà capitato probabilmente di dare un’occhiata ai vari modelli di previsione o comunque di aver letto e sentito qualcosa sulle previsioni meteorologiche dei prossimi giorni. Bene, raccapezzarsi su quello che potrebbe succedere non è facile, non fosse altro perché l’Italia si verrà a trovare tra due fuochi: da un lato l’anticiclone africano, dall’altro lato masse d’aria fredda di notevole portata.
Il posizionamento dell’alta pressione dovrebbe determinare un cambiamento sostanziale nel corso della prossima settimana, ovvero dovrebbero ripresentarsi le correnti umide occidentali e quindi provenienti dall’oceano Atlantico. Un must della stagione primaverile, anzi delle stagioni intermedie, durante le quali le perturbazioni atlantiche dovrebbero rappresentare una condizione di assoluta normalità.
Attenzione però, l’alta pressione potrebbe riuscire a propagarsi parzialmente in direzione delle nostre regioni e infatti guardando le proiezioni termiche possiamo scorgere un notevole aumento delle temperature. Temperature che potrebbero portarsi al di sopra delle medie stagionali di parecchi gradi, soprattutto sui settori occidentali dello stivale.
Poi però le cose potrebbero mutare ancora, infatti secondo varie proiezioni dopo la prima fiammatina d’aria calda potrebbero tornare le correnti artiche o comunque masse di aria fredda provenienti dal Nord Europa. Cosa potrebbe succedere a quel punto? Beh, che i contrasti termici di cui stiamo parlando ormai da giorni potrebbero esaltarsi in quattro e quattr’otto, dando luogo a un’ondata di maltempo piuttosto pesante.
Arriverebbero i temporali, potrebbero arrivare le prime grandinate di stagione, ma potrebbe ripresentarsi anche la neve a quote piuttosto interessanti. Questo in definitiva il lato oscuro del mese di marzo, ovvero la sua imprevedibilità.