Iniziamo con questo articolo una rubrica che darà conto, mese per mese, dell’andamento climatico mensile a livello globale, basandosi sul report pubblicato mensilmente dal NCEI (National Centers for Environmental Information). I dati e la analisi, a seconda dei casi, potranno essere integrati con informazioni provenienti da altri istituti di ricerca come, ad esempio, la NASA e, per l’Italia, il CNR.
Secondo il rapporto del NCEI, l’anno 2023 è iniziato subito col botto in Europa, dove il mese di gennaio è risultato il più caldo mai registrato dal 1850.
Punti salienti del clima di gennaio 2023
L’Europa ha avuto il suo gennaio più caldo mai registrato, mentre il Nord America e l’Africa hanno avuto ciascuno un gennaio che si è classificato tra i 10 più caldi mai registrati. L’estensione del ghiaccio marino artico è stata la terza più bassa mai registrata, mentre il ghiaccio marino antartico ha toccato il minimo storico di gennaio. Il ciclone Cheneso, nell’Oceano Indiano meridionale, è stata l’unica tempesta della forza di un ciclone tropicale dell’intero mese.
A livello globale, il gennaio 2023 è stato il settimo gennaio più caldo nel database del NOAA che considera gli ultimi 174 anni (inizia nel 1850). Secondo il Global Annual Temperature Outlook del NCEI, è praticamente certo (confidenza maggiore del 99,0%) che l’anno 2023 si classificherà tra i 10 anni più caldi mai registrati.
Temperatura globale mensile
La temperatura superficiale globale di gennaio è stata di 0,87°C al di sopra della media del XX secolo che è di 12,0°C. Questo è il settimo gennaio più caldo nel record composto di 174 anni. Le terre emerse hanno avuto una temperatura di 1,35°C sopra la media, gli oceani di 0,65°C.
Gennaio 2023 è stato il 47° gennaio consecutivo e il 527° mese consecutivo con temperature superiori alla media del XX secolo. A livello globale, il gennaio più caldo continua a essere quello del 2016, con 1,22°C di temperatura sopra la media del XX secolo.
Una grande differenza si registra, però, tra le terre emerse del nord e del sud emisfero. Nel nord, infatti, gennaio 2023 è stato 1,96°C più caldo della media, ponendosi al sesto posto tra i più caldi; al sud è stato di 0,03°C più freddo della media, piazzandosi al 71° posto tra i più caldi.
L’anno è iniziato insolitamente caldo e mite in Europa, gennaio è stato, infatti, il più caldo mai registrato, superando il precedente record del gennaio 2007 di 0,16°C. In Austria, nelle pianure e fondivalle, le temperature sono state di 4°C superiori alla norma.
Nell’area baltica, il mese è stato molto mite, con anomalie pari o maggiori a 2°C, ma anche molto piovoso: in Danimarca è stato il più piovoso dal 1874, in Lettonia il terzo.
In Italia, gennaio 2023 è stato l’unidicesimo più caldo dall’inizio delle rilevazioni.
Il Nord America ha registrato il quinto gennaio più caldo, mentre l’Africa il sesto. Alle Hawaii è si è registrato il gennaio più caldo insieme con quello del 1941. Anche la regione del New England ha registrato il gennaio più caldo, mentre gli Stati Uniti, nel loro complesso, il sesto.
Il Sud America ha avuto un gennaio che si è classificato tra i 20 più caldi mai registrati.
L’Asia e l’Oceania hanno avuto ciascuno un gennaio più caldo della media, ma non tra i 20 più caldi. Infatti, l’Oceania ha registrato il gennaio più freddo dal 2007. In Pakistan il mese è stato 1,25°C più freddo della media.
Temperature superiori alla media
Le temperature sono state superiori alla media in gran parte dell’Europa e dell’Artico, gran parte dell’Africa e del Nord America settentrionale e orientale, e in parti del Sud America meridionale e dell’Asia nordoccidentale, centrale e sudorientale.
Le temperature della superficie del mare sono state superiori alla media in gran parte del Pacifico settentrionale, occidentale e sudoccidentale e dell’Atlantico.
Nel complesso, questo mese ci sono stati record di caldo nel 3,6% della superficie terrestre.
Temperature inferiori alla media
Al contrario, le temperature sono state più fredde della media in gran parte dell’Oceania, dell’Antartide e della Groenlandia, così come in parti dell’Asia nord-orientale e sud-occidentale, del Nord America sud-occidentale e del Sud America settentrionale e centrale.
Le temperature della superficie del mare sono state inferiori alla media su gran parte del Pacifico tropicale centro-meridionale, centrale e orientale e su gran parte dell’Oceano Indiano centrale e sud-orientale.
Questo mese, meno dello 0,6% della superficie terrestre ha registrato record di freddo
Dell’andamento dei ghiacci marini, della copertura nevosa globale e delle precipitazioni, vi daremo conto in altro articolo.
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