Sperare che l’Alta Pressione metta fine al freddo è lecito. Lo è per chi non si preoccupa delle conseguenze meteo climatiche di lunghi periodi anticiclonici, soprattutto lo è per chi non si rende conto che le precipitazioni sono necessarie.
Vi sarà capitato di sentir parlare di siccità. I mass media, giustamente, hanno evidenziato come in alcune regioni d’Italia i livelli dei corsi d’acqua siano talmente bassi da preoccupare gli esperti. Parliamo, giusto per citarvi l’esempio, delle regioni settentrionali. Ma non sono le uniche, fidatevi, perché basta un giorno o più giorni di maltempo a far sì che la memoria si accorci.
Venivamo da mesi e mesi di scarse precipitazioni e quelle poche ondate di maltempo dell’Inverno non sono certo bastate a ripristinare le normali riserve idriche.
E’ per questo motivo che invitiamo tutti, esperti compresi, a sperare che l’Inverno possa continuano. E che poi la Primavera possa portarci perturbazioni atlantiche, poi temporali, insomma piogge. O magari chissà, anche abbondanti nevicate sulle montagna. Perché la neve, non scordiamolo, è la migliore riserva idrica in assoluto.
Neve che, se le temperature non dovessero schizzare alle stesse, fonderebbe pian piano assicurando un costante apporto d’acqua sia alle falde sia ai bacini di raccolta.
Ora si parla di Alta Pressione, giustamente, ebbene sì dobbiamo sperare che l’Alta Pressione non metta radici sui nostri mari altrimenti sarebbero dolori. Ecco, anche per esorcizzare questo spauracchio si dovrebbe evitare di recitare il solito sermone. Ovvero quello dell’Inverno finito.
Altro che Inverno finito, qui dobbiamo sperare che vada avanti e che la normalità stagionale osservata finora – fatta salva come detto la siccità – possa traghettarci verso una Primavera altrettanto normale.