La prima parte il mese di gennaio è stata esageratamente calda, soprattutto sull’Europa occidentale e anche sull’Italia. Al momento, infatti, nel primi 15 giorni del mese di Gennaio si sono registrate anomalie termiche + 5,7 gradi in Germania ( rispetto alla media 1991-2020), di + 4,8 gradi in Svizzera +4,2 gradi in Francia.
Per quello che riguarda la nostra penisola, pur con differenze tra nord e sud Italia, l’anomalia termica ed è circa + 3,2 gradi. Queste forti anomalie termiche stanno per cessare nei prossimi giorni, quando, anzi, avremo una forte diminuzione della temperatura in tutta Europa compresa la zona occidentale.
Per capire come sarà l’evoluzione della temperatura nel nostro continente a partire dalle giornate del 18 e 19 gennaio, possiamo dare un’occhiata quello che sta succedendo sulle Isole Britanniche, dove l’aria fredda di origine artica è già arrivata. Dopo le nevicate che si sono verificate su alcune zone dell’Inghilterra, le temperature minime del giorno 17 Gennaio sono state estremamente basse.
Una temperatura – 9,4 gradi è stata misurata nel Northumberland, mentre un insolito valore di -8,8 gradi centigradi è stato misurato a Benson nell’ Oxon. Un valore considerevole di – 6,1 gradi centigradi è stato misurato a nord ovest di Londra, a Northolt.

Sappiamo che si tratta di valori importanti, e che, in un certo modo, danno la “misura” del freddo in arrivo, in quanto la massa fredda artica marittima, attraversando le Isole Britanniche, giungerà dapprima sulla Francia e poi sulla nostra Penisola.
L’ingresso sull’Italia è previsto tra la serata del 18 e la giornata del 19 Gennaio, quando l’irruzione sembra accompagnata da rovesci e temporali, con la possibilità del fenomeno della “neve tonda” anche a bassa quota sulle regioni del Centro Nord.
Questo perché il fronte freddo è accompagnato da isoterme di circa -35°C a 500 hPa, aria fredda in quota che, rovesciandosi negli strati più bassi, determina instabilità e possibili rovesci nevosi che spesso raggiungono anche le quote di pianura.