Da 48 ore la capitale della Russia è interessata da un freddo siderale, con la temperatura che è piombata sino a -26 °C sotto la spinta di correnti provenienti dall’Artico siberiano. In queste ore è iniziato anche a nevicare lievemente, sotto la sferzata dal vento, a Mosca è буран.
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A Mosca è giunto il Burian o Buran, (in russo: буран, burán) il vento di aria gelida, a volte molto forte, caratteristico delle steppe della pianura sarmatica, accompagnato dalla classica caduta di neve congelata. I fiocchi, una volta caduti a terra, vengono sollevati come polvere perché asciutti e gelati. Quel tipo di neve non consente di fare, ad esempio, le classiche palle da neve.
Chi vi scrive ha visto con i suoi occhi tale evento meteo, erano i primi giorni del marzo 1987, e mi trovavo a Mosca per caso durante un’ondata di gelo piuttosto pesante, quella che poi raggiunse qualche giorno dopo l’Italia con forti nevicate nell’Adriatico e soprattutto in Puglia. Vedere il Burian con i propri occhi è un’esperienza fantastica, la neve farà presa ovunque, nelle sopracciglia e nelle ciglia. L’alito gelido dietro la sciarpa si congela per il freddo. È suggerito rimanere all’esterno, nonostante un abbigliamento adeguato, non oltre cinque minuti perché si rischia l’assideramento. Ed obbligo portare con sé dei guanti termici. All’epoca, i moscoviti per proteggersi dal freddo estremo, sotto gli abiti pesanti indossavano dei giornali di carta.
L’evento meteo rilevantissimo è destinato a durare qualche giorno, anche se dovrebbe ridurre la sua intensità nel corso della giornata di lunedì, quando giungeranno correnti meridionali, ma la temperatura rimarrà estremamente bassa, scendendo tutte le notti ad almeno -15 °C, e di giorno sfiorando appena -10 °C.
Sono attese anche le classiche deboli nevicate tipiche del Burian, peraltro soffieranno venti forti. Insomma, a Mosca il Burian durerà almeno due settimane, questo sostengono le previsioni meteo a lungo termine, con temperature molto rigide, ma decisamente superiori a quelle di questi giorni.
D’altronde, la città è nota per il suo clima invernale particolarmente rigido. Ma dalla giornata di oggi, sabato 7 gennaio, la temperatura non è riuscita a salire sopra i -20 °C.
Tutto questo non avrà per ora ripercussioni sull’Italia e l’Europa, per ora, anche se l’arrivo del gran freddo a ovest degli Urali non è un fatto trascurabile, e come notate che le bassissime temperature smentiscono tutti coloro che sostengono che non ci saranno più ondate di freddo. Queste semmai saranno meno frequenti e meno durature, alternate da ondate di calore fuori stagione con connotati record come quelli che stiamo vivendo anche in Italia. Ma come numerosi scienziati spiegano le cause del rischio di cattive ondate di gelo.
E se ne occupano soprattutto gli americani, che hanno visto in pochi anni due devastanti ondate di gelo nel Texas oltre che nel nord della Florida. Le ondate di gelo del futuro potranno essere cattive, ma fugaci, intervallate da periodi con temperature molto elevate.
Tutto questo è meteo estremo, la conseguenza del cambiamento climatico sta sconvolgendo tutto il globo.