Arriverà, tra non molto. Arriverà l’agognata svolta, quella che dovrebbe decretare anzitutto il ritorno della normalità meteo climatica, dopodiché potrebbe sfociare in un’accelerazione invernale di un certo spessore.
Procediamo con ordine. L’Alta Pressione, l’indiscussa protagonista delle ultime settimane, sta per lasciarci. Non se ne andrà di buon grado, tant’è che proverà a resistere più di quanto si possa immaginare. Le prime infiltrazioni d’aria fresca – provenienti dall’Oceano Atlantico – avranno l’onere e il dovere di indebolire le fondamenta.
Soltanto così possiamo pensare di destabilizzare la struttura anticiclonica. Solo così si può pensare di portare a casa un buon risultato. Perché lo step successivo sarà quello di attendere impazientemente il maltempo. Arriverà anch’esso dal Nord Atlantico, almeno in un primo momento, porterà piogge a tratti consistenti ma soprattutto innescherà una discesa delle temperature.
La normalità termica sarebbe una conquista enorme, anche perché vorrebbe dire normalità stagionale. Per quanto riguarda la neve, al momento è vista sui rilievi ma non certo a quote proibitive.
Ben più gustoso il piatto di metà mese. Dopo il risveglio del Nord Atlantico, con conseguente spostamento dell’Alta Pressione sulla Penisola Iberica, potremmo assistere a dinamiche più marcatamente invernali e nello specifico potremmo registrare una possente irruzione artica con tutti gli annessi e connessi del caso.
Addirittura si potrebbe ipotizzare l’arrivo del gelo continentale, ma quest’ultima ipotesi – certamente la più estrema – la prenderemo in considerazione qualora anche i centri di calcolo internazionali dovessero iniziare a farci assaporare qualcosa di simile. Al momento quel che possiamo confermare – non è poco – è l’imminente svolta. Se sarà vera svolta invernale lo capiremo tra qualche giorno.