REPORTAGE METEO E CLIMA. Il 19 gennaio del 1963 quasi tutta Italia è ormai nella morsa del gelo e della neve. Ciò che non si sapeva è queste condizioni sarebbero durate molto a lungo.
La Liguria di Levante è particolarmente colpita dal maltempo: alla Spezia la neve cade per la terza volta dall’inizio dell’inverno, mentre sulle Riviere Liguri il vento di tramontana raggiunge raffiche di 120 km/h. A Genova la temperatura scende a -4°C, sul Passo del Bracco a -12°C.
A Milano il freddo è molto intenso, la temperatura minima scende a -5,8°C, la massima non oltrepassa -2°C; mentre cadono 10 cm di neve.
Nevica su tutto il Veronese e a Venezia, dove la Laguna è completamente gelata. A Trieste la temperatura scende fino a -9°C e la bora che soffia a 110 km/h, accompagnata da un fitto nevischio, flagella la città.
Sul delta del Po soffia la bora a 90 km/h e la temperatura oscilla tra -4°C e -7°C. 10 cm di neve cadono a Ferrara, 18 a Bologna, dove la temperatura minima raggiunge -7,6°C.
Forlì è sommersa da 25 cm di neve e la tempesta continua a imperversa la Romagna e tutta la costa adriatica.
Nevica pesantemente nell’Abruzzo interno, dove ci sono i primi comuni isolati. Nevica anche in Umbria, a Perugia il manto bianco ha raggiunto 30 cm.
Aria più mite risale invece dal Tirreno e il gelo abbandona, temporaneamente, Roma; ma non il maltempo: sulla capitale cade una pioggia violentissima che causa numerosi allagamenti.
Con le nevicate del 19 gennaio molte regioni italiane superarono i livelli tipici di nevosità, che all’epoca ammontavano a 8,6 giorni l’anno sulla Pianura Padana, 8,1 sulle falde dell’Appennino, 4,3 sulla zona adriatica, 1,9 su quella tirrenica, 0,9 sulle Isole.