Anche oggi giungono ulteriori conferme in merito alla persistenza dell’anticiclone africano sul nostro Paese.
Pure il nuovo anno infatti, si è aperto sotto il segno dell’alta pressione, del tempo stabile, ma soprattutto delle temperature ancora troppo calde per la stagione in particolare sulle Isole Maggiori e su molti tratti del Sud. Anche sul resto del Paese comunque le colonnine di mercurio non si mantengono certo fredde. Anzi, a conti fatti anch’esse viaggiano su valori di circa 4/5°C superiori alla media climatologica per del periodo.
Nei prossimi giorni l’unico momento dove le temperature potranno calare leggermente sarà in quel di Martedì ma limitatamente ad alcune aree del Nordovest e su parte del Centro per effetto del passaggio di una debole perturbazione.
Da Mercoledì e con tutta probabilità fino all’Epifania, l’alta pressione africana tornerà a gonfiarsi sull’Italia bacino del Mediterraneo dispensando così tanta stabilità e nuove occasioni per il mantenimento di un contesto climatico ancora fuori dalla norma.

In sostanza, assisteremo ad un ripetersi delle condizioni climatiche dei giorni scorsi. Stante il discreto soleggiamento previsto ancora una volta al Sud e sulle due Isole Maggiori, su queste aree registreremo le temperature più alte con picchi che potranno tranquillamente superare la soglia dei 20°C.
Farà meno caldo al Centro dove i termometri si fermeranno intorno ai 14/15°C e ancora meno al Nord. Qui infatti i cieli saranno spesso sporcati dal classico mix tra nebbie e nubi basse e da un conseguente minor soleggiamento in particolare sulle aree della Valle Padana dove le temperature massime faticheranno non poco a superare il tetto dei 10/11°C.
Per chi segue con un po’ di attenzione il tempo di questi giorni, si sarà dunque accorto che il menù del giorno è ormai da parecchio tempo il medesimo con alcune zone del Paese dove si starà benissimo in manica di camicia, contrapposte ad altre dove serviranno comunque indumenti più pesanti.
Cambiamenti all’orizzonte? Nel futuro prossimo ancora no, anche se alcuni centri di calcolo intravedono segnali interessanti dopo la prima decade del mese, ma è ancora un po’ prematuro occuparsene. Ci aggiorneremo.