Tutti a chiedersi, lecitamente, se quanto sta per accadere potrà considerarsi un ritorno dell’Inverno. Anzi, in alcuni casi ci si chiede se sarà l’inizio dell’Inverno. Le risposte, come sempre, sono diverse a seconda dei punti di vista meteo climatici. Ma anche a seconda delle aree d’Italia considerate.
E’ innegabile che sino a questo momento il freddo abbia latitato. Vi fu qualcosina a inizio dicembre nelle regioni del Nord Italia, soprattutto sui settori ovest, poi nulla più. Poi spazio al solito, pesante, Anticiclone Africano i cui effetti persistono tutt’ora. Effetti che rischiano di annebbiare i pensieri e minare l’oggettività analitica.
Diciamo questo: l’Inverno è tutt’altra cosa. L’Inverno, quello vero, quello con la I maiuscola, è l’Artico. O magari il freddo continentale, che può anche tramutarsi in gelo. Ecco, di tutto ciò fino ad oggi non s’è vista nulla.
Affermare che nei prossimi giorni avremo condizioni meteo climatiche invernali, però, non è sbagliato. Perché abbiamo dato uno sguardo alle temperature attese e rispetto a quelle che abbiamo registrato nell’ultimo periodo ci sarà quasi certamente un bel salto all’ingiù. Sì, perderemo qualcosa come 8-10°C in varie zone dello stivale, indi per cui si può tranquillamente affermare che un po’ di normalità stagionale si farà vedere.
Normalità che, lo ricordiamo, in meteorologia è un concetto che prende in considerazione dati statistici venti o trentennali. Le medie, per capirci. Medie che chiaramente negli ultimi decenni stanno cambiando e tale cambiamento ci consegnerà ben presto una fotografia fedele della nuova normalità meteo climatica.
Ecco, per il momento prendiamo atto dei vari punti di vista sostenendo che fin tanto che la normalità non verrà accettata in tutto e per tutto – oltre che da tutti – sarà giustificabile pensarla diversamente. Soprattutto avanzare ipotesi stagionali differenti. Perché così è, così è stato e così sarà.