Le più cupe proiezioni meteo climatiche stagionali stanno cannando. Fin da ottobre, molti di voi lo ricorderanno, i centri di calcolo internazionali rilasciarono proiezioni orientate al nulla più assoluto.
L’Inverno, secondo tali visioni, sarebbe avrebbe almeno pareggiato il risultato del suo predecessore. Poi è arrivato dicembre e la prima metà del mese lasciò intendere un andamento differente. Le speranze, anche in virtù di attente analisi dei vari pattern atmosferici, erano fondate. Speranze di un Inverno diverso, di un Inverno che in qualche modo avrebbe potuto regalarci scampoli di normalità stagionale.
Poi arrivò l’Alta Pressione. Alta Pressione africana, Alta Pressione in grado di far schizzare su le temperature. Si raggiunsero valori assurdi, fuori da ogni logica stagionale. Più che dicembre sembrava aprile, in qualche caso addirittura maggio. Il tutto si è protratto per un paio di settimane o poco più.
L’esordio del nuovo anno è avvenuto sotto l’ala stabilizzante dell’Anticiclone, premesse non certo buone ma i modelli previsionali lasciavano intravedere il cambiamento. Cambiamento che è arrivato la scorsa settimana, cambiamento che ha portato un po’ di freddo polare anche su di noi.
Ma il bello deve ancora arrivare. L’incubo meteo, l’incubo dell’Inverno primaverile, è terminato. La prossima settimana ci ricorderà cosa significa Inverno. Il freddo, quello artico, piomberà sul nostro Paese facendo crollare le temperature e innescando copiose nevicate a bassa o bassissima quota.
Poi potrebbe arrivare addirittura il gelo. E’ chiaro che bisogna procedere per gradi, ma certo le proiezioni continuano a sostenere la tesi di un Vortice Polare progressivamente in crisi. Se così fosse febbraio potrebbe riservarci grandissime sorprese. Sorprese invernali, bianche sorprese.