Una tempesta invernale storica dalla durata di più giorni sta producendo interruzioni diffuse in vaste porzioni degli Stati Uniti dei collegamenti e della distribuzione di energia elettrica. Sono oltre 200 milioni di persone, ovvero circa il 60% della popolazione degli Stati Uniti, interessate da una allerta meteo invernale che è la più estesa in avvisi meteo e avvisi tra quelle mai diramate.
I maggiori meteorologi americani avvertono: è in atto un’immensa tempesta invernale che ha portato un’esplosione gelida in gran parte del Vortice Polare, con un insieme di precipitazioni di grande impatto che si sta ora diramando negli Stati Uniti orientali e meridionali.
I mass-media continuano a bombardare con speciali notiziari dove segnalano che decine e decine di aeroporti sono stati chiusi a più riprese per l’emergenza metereologica, e che centinaia di voli aerei sono stati bloccati per le tempeste. Alcuni voli sono stati cancellati per il timore che in coincidenza del Natale il personale di bordo rimanesse bloccato nelle località di destinazione e non potesse tornare indietro presso le proprie famiglie. Ma negli aeroporti è caos, si calcola che alcuni milioni di americani siano in attesa di partire per le festività natalizie.
Quella in atto una vera e propria emergenza nazionale, e i disagi non sono solo in aeroporto. Come abbiamo già scritto in vari approfondimenti accompagnati anche da video, fa così freddo che rimanere all’esterno anche con abbigliamento adeguato si rischia il congelamento in vari Stati d’America, essendo la temperatura scesa in varie aree anche a 50° sotto zero.
Si temono danni molto gravi danni nel Texas, non abituata alle ondate di gelo. Da queste parti la temperatura potrebbe scendere abbondantemente sotto i 10° sottozero. Una tempesta di ghiaccio si è abbattuta anche nella parte nordoccidentale degli Stati Uniti, e continua a manifestarsi, e la situazione estremamente critica a Seattle e Portland dove il maggior rischio è causato dalla pioggia che gela, non tanto dalla neve (gelicidio). Molte strade sono state chiuse al traffico, e decine di persone sono finite in ospedale per cadute sul ghiaccio.
L’allerta meteo invernale coinvolge anche il Canada occidentale, e si estende anche alla parte orientale, quella più densamente popolata, che comunque non è solitamente immune al gelo intenso.
Un ciclone bomba si sta per formare dei grandi laghi americani, e si teme una nevicata straordinariamente intensa nella città di Buffalo. La mega bufera di neve con effetto lago potrebbe finire per essere la peggiore di sempre a Buffalo, dopo quella venuta circa un mese fa. Stavolta sono attesi venti con forza di uragano associati a una bassa pressione che potrebbe raggiungere i 960 hPa.
Sono attese gelate anche nelle coste settentrionali della Florida. La situazione è veramente molto delicata.
E nel frattempo iniziano ad affluire le prime previsioni meteo per l’inizio del nuovo anno, quando la situazione dovrebbe capovolgersi negli Stati Uniti dovrebbero essere interessati da una esagerata ondata di calore invernale. E mentre gli americani si accingono a vivere il Natale più freddo da decenni, come avvisano dappertutto i meteorologi, la prossima settimana si potrebbero raggiungere temperature record di caldo per dicembre e i primi giorni di gennaio.
È una situazione meteo estrema quella in atto, causata dei cambiamenti climatici, da quello che viene chiamato Global Warming, che più volte rammentiamo non cancella totalmente le possibili ondate di gelo, ma anzi ne intensifica l’intensità in tutto il pianeta. È in Italia al momento stiamo vivendo il Natale che potrebbe essere tra i più caldi degli ultimi decenni, e l’Europa che solitamente stata immune questi anni da ondate di gelo record, potrebbe più avanti patirne gli effetti. Nessuno può prevedere con certezza il clima di gennaio, ma solo avere delle informazioni approssimative che sono estrapolate da anomalie meteo climatiche previste.