Inutile nascondersi dietro a un dito. Osservando i modelli previsionali, tutti, emerge evidente un profondo cambiamento della circolazione atmosferica continentale. Cambiamento che dovrebbe avvenire nel corso della prossima settimana e che dovrebbe avere risvolti meteo climatici pesanti anche sulle nostre regioni.
Andando nel dettaglio, l’intensa attività depressionaria oceanica dovrebbe sfornare un profondo vortice ciclonico a ridosso della Penisola Iberica. Il risultato? Beh, presto detto, un promontorio anticiclonico dovrebbe ergersi a protezione del Mediterraneo centrale. Promontorio che peraltro dovrebbe avere caratteristiche subtropicali, ciò significa che le temperature subirebbero un autentico ribaltone.
Abbiamo dato un’occhiata alle varie proiezioni termiche e c’è poco da fare: tutti i centri di calcolo internazionali puntano in quella direzione. Il che, tradotto in parole semplici, vuol dire che in Italia tornerà il bel tempo e che le temperature saliranno rapidamente. Saliranno sino a raggiungere valori superiori alle medie stagionali.
Ma allora che fine hanno fatto le proiezioni votate al freddo per il periodo natalizio? Per quanto ci riguarda non sono ancora da archiviare, tutt’altro. Tenete conto che la rimonta anticiclonica avverrà quale risposta a una sorta di “reset” dell’atmosfera, ovvero dopo una possente irruzione artica solitamente v’è necessità di ricaricare le pile.
Significa che la fase anticiclonica potrebbe durare meno di quel che al momento lascerebbero intendere i vari modelli previsionali. Chissà, forse arriveremo a Natale ma attenzione al freddo che nel frattempo potrebbe spingersi pesantemente sui settori orientali del vecchio continente.
Freddo da tenere in debita considerazione, perché le velleità meridiane dell’Alta Pressione delle Azzorre non dovrebbero essere terminate e al minimo accenno di spinta verso nord ecco che l’aria fredda potrebbe puntare le nostre regioni. Quando? Presumibilmente nel corso delle festività natalizie, ma come vi dicemmo qualche giorno fa non è dato sapere se sarà a Natale, oppure a Capodanno, o ancora all’Epifania.
Non ci resta che attendere maggiori ragguagli modellistici e soprattutto non ci resta che attendere di capire quali saranno le dinamiche del Vortice Polare. Dinamiche di cui parleremo in un apposito approfondimento.