È un evento meteo alquanto raro quello che possiamo osservare in Oceano Atlantico alla latitudine tra Roma e Napoli. Per intenderci, a tali latitudini simili tempeste extratropicali sono una rarità in Atlantico.
Vediamo che si tira in ballo il cambiamento climatico per tali tempeste. Premettendo e precisando che le grandi correnti che regolano il clima del pianeta sono alterate dall’aumento della temperatura globale, nessuno ha gli strumenti per imputare la causa della formazione di un uragano a simili latitudini per effetto del Global Warming.
Dal punto di vista tecnico, ma soprattutto scientifico, siamo in una fase di NAO negativa, e questa imputa un abbassamento di latitudine delle correnti perturbate oceaniche. La NAO negativa fa parte delle fluttuazioni del clima, una condizione del tutto normale, che comunque potrebbe essere influenzata dal riscaldamento globale, questo nessuno lo nega.
Diverso sarebbe se tali fenomeni si presentassero con maggiore frequenza rispetto al passato. Ma negli ultimi dieci anni abbiamo visto stabilirsi in quell’area estese aree di alta pressione, e assai rare basse pressioni così profonde. Perciò, il fenomeno atmosferico è tutto casuale, e comunque influenzato dall’indice di comportamento del clima su descritto.
Un indice del comportamento del clima spesso non molto considerato, ma che comunque è determinante per regolare l’andamento su lungo termine delle correnti oceaniche, oltre che per prevedere l’espandersi di masse d’aria fredda in Europa.