Il passaggio fra il vecchio ed il nuovo anno trascorrerà con l’anticiclone assoluto protagonista, che determinerà così il protrarsi di questa fase meteo non invernale. L’alta pressione avrà infatti radici nord-africane e si espanderà sino a buona parte dell’Europa Centro-Orientale.

Lo strapotere dell’anticiclone dovrebbe comunque ridimensionarsi abbastanza presto. Già nei giorni successivi al Capodanno assisteremo al passaggio della coda di qualche perturbazione al Nord, sospinta da infiltrazioni umide atlantiche.
Nemmeno l’Epifania parrebbe in grado di riservare grandi scossoni, anche se probabilmente l’anticiclone perderà smalto. Questo dovrebbe consentire l’ingresso di correnti un po’ più fredde collegate ad un’irruzione artica che nel frattempo avrà conquistato l’Europa Orientale.
Questo afflusso d’aria più fredda potrebbe manifestarsi tra il 4 ed il 6 Gennaio, in un contesto che comunque dovrebbe mantenersi anticiclonico sull’Italia. Ci sarebbe solo un calo termico e un po’ di ventilazione da nord, con la colonnina di mercurio che si riporterà su valori più tipici dell’inverno.
In attesa di conferme, la fase finale del periodo delle festività potrebbe quindi vedere l’attenuazione dell’anomalia termica positiva di questo Dicembre. Potrebbe trattarsi del primo segno di un mutamento di scenario che potrebbe avvenire entro metà Gennaio.
Vortice Polare potrebbe un po’ mollare la presa
Le proiezioni a più lungo termine confermano verso metà del prossimo mese un rallentamento del Vortice Polare e maggiore probabilità di discese fredde o comunque di un importante cambio di circolazione. Ci sarebbe così la possibilità di una sostanziale ripresa dell’inverno a livello europeo.
Al momento quest’inverno non sembra destinato a replicare quello che è stato il non inverno della stagione 2021-2022. Nello scorso anno il Vortice Polare si era mantenuto fortissimo, quindi sfavorevole alle irruzioni artiche, per l’intero periodo invernale.
In passato alcune ondate di gelo, anche di portata storica, sono talvolta giunte dopo periodi d’inverno molto mite. D’altronde la stagione fredda è ancora nella fase iniziale e ricordiamo che la fase più rigida statisticamente si colloca verso fine gennaio.