Sta iniziando Dicembre con il meteo che assume sembianze sempre più invernali. L’Italia ed il Mediterraneo continueranno ad essere terreno di scontro fra masse d’aria diverse. Parte dell’aria fredda presente sull’Europa Centro-Orientale tende ad essere richiamata alle nostre latitudini.

I contrasti che si generano favoriscono la nascita continua di vortici di bassa pressione. Una prima area ciclonica risulta in azione sullo Ionio, ma un nuovo vortice è pronto a generarsi alla fine di giovedì a ridosso delle Baleari, come conseguenza di un nuovo affondo d’aria fredda dall’Europa Centrale.
Nel video il 28 dicembre 2020 nella zona di Trento città.
Si va quindi verso un’ultima parte di settimana caratterizzata da un nuovo peggioramento che prenderà piede l’Italia. La perturbazione associata al nuovo vortice mediterraneo interesserà l’Italia a partire dalle regioni di ponente, con interessamento stavolta non solo delle regioni del Sud.
Il fronte perturbato sarà causa di un weekend in parte perturbato e dal sapore invernale, almeno in parte. L’aria più temperata ed umida legata al fronte mediterraneo tenderà a scorrere sopra l’aria molto più fredda affluita attraverso i richiami orientali.
Nel video il 28 dicembre 2020 Milano città.
Nevicate sia su Alpi che in Appennino
Ci saranno quindi tutte le condizioni per il ritorno della neve anche a quote relativamente basse, ma per il momento non ancora per quanto concerne le pianure. Non è infatti previsto ancora sufficiente freddo, considerando che le correnti più rigide affluiranno ben a nord delle Alpi.
Nel dettaglio, le prime nevicate entreranno in scena venerdì. Sulle Alpi Orientali e sull’Appennino Emiliano al mattino nevicherà dagli 800 metri, mentre verso sera qualche debole fioccata, collegata al nuovo fronte, coinvolgerà i settori alpini occidentali già dai 600 metri.
La parte attiva del fronte entrerà poi nel vivo sabato, quando si prevede un’accentuazione delle precipitazioni anche sull’Arco Alpino. La neve cadrà sino in collina al Nord-Ovest, ma non è da escludere qualche episodio nevoso sino a bassa quota sul Basso Piemonte.
La neve cadrà poi copiosa anche in Appennino, a partire dai 1000 metri sul settore tosco-emiliano fino ad arrivare a quote superiori ai 1500 metri sui rilievi del Centro Italia. La perturbazione sarà infatti accompagnata da un richiamo di correnti ben più miti mediterranee.
L’ulteriore rimonta d’aria mite dovrebbe poi innalzare la quota neve anche sulle Alpi per domenica. Le nevicate sono attese ancora sulle Alpi Centro-Orientali non al di sotto dei 1200 metri, mentre lungo l’Appennino Centro-Settentrionale la quota neve oscillerà tra i 1500 e i 1800 metri.