Dicembre ha portato subito il meteo invernale alla ribalta, come non si vedeva da diversi anni. Oltre mezza Europa è in balia del clima rigido, per la presenza di un nucleo d’aria artica alimentato da ulteriori apporti d’aria gelida dall’Artico Russo.

Questa situazione deriva dalla presenza di un vasto anticiclone tra Islanda, Groenlandia e Canada Settentrionale, che indirizza l’aria fredda sul cuore del Continente. Le temperature sono quindi precipitate di molto sotto media su varie nazioni europee, con scenari davvero pesantemente invernali.
L’Italia si trova invece un po’ nel mezzo, esattamente nell’area di confine tra masse d’aria diverse. Il nostro Paese si trova nella zona lungo la quale l’aria fredda artica contrasta con flussi più miti e temperati di matrice oceanica e matrice afro mediterranea.
Nel dettaglio, le regioni del Nord Italia sono quelle che più risentono dell’alito d’aria gelida dall’Europa, mentre il Centro-Sud rimane in uno scenario più mite, sebbene perturbato. La neve attesa nei prossimi giorni fino in pianura sul Nord Italia sarà conseguenza di un temporaneo maggiore ingresso del freddo.
Va però considerato che nella seconda parte della settimana ci sarà un cambiamento, con il freddo che sarà parzialmente scalzato dall’Italia da correnti più miti ed umide. La neve tenderà a portarsi di nuovo in quota, dopo la temporanea comparsa su alcune parti della Pianura Padana.
Verso una seconda parte di Dicembre con molte novità meteo
Novità più importanti sono attese dal prossimo weekend, quando una circolazione ciclonica si posizionerà al largo delle Isole Britanniche richiamando correnti più miti verso parte dell’Europa Centro-Settentrionale. Il gelo sarà costretto ad arretrare a latitudini più settentrionali.
La depressione nord-atlantica potrebbe tornare protagonista del tempo della settimana di Natale, spingendo perturbazioni e correnti miti sull’Europa Centro-Occidentale. In Italia potrebbe addirittura verificarsi la rimonta dell’anticiclone subtropicale.
Si profila un Natale mite? Presto per dirlo, ma le proiezioni meteo a lungo termine indicano che ci può essere questa possibilità. Il gelo europeo, veicolato dall’anticiclone groenlandese, potrebbe parecchio ridimensionare il proprio peso, arroccandosi verso il nord scandinavo.