L’inverno quest’anno è partito forte in Europa, con uno scenario meteo favorevole alla incursioni d’aria artica. L’aria fredda non è stata capace a sfondare fin sull’Italia, se non in minima parte. Alle nostre latitudini si sono susseguite una serie di perturbazioni spinte da correnti più miti.

Il gelo persistente in Europa è conseguenza di un blocco d’aria artica che ha messo radici sulle nazioni centro-settentrionali. L’anticiclone presente tra Groenlandia, nord Canada e Islanda ha favorito la discesa di continui apporti d’aria gelida verso il cuore del Continente.
Questa circolazione appare però destinata a mutare profondamente nella seconda parte di Dicembre. Il gelo inizierà a ritirarsi sempre più a nord a partire dal weekend del 17-18 Dicembre, quando prenderà forma una nuova depressione oceanica con perno più a nord in prossimità dell’Islanda.
Staffetta fra le correnti artiche e quelle oceaniche
La circolazione depressionaria nord-atlantica, alimentata dalle correnti in uscita dal Labrador, riprenderà così vigore, creando le premesse per uno sconquasso generale in Europa. Nel contempo anche l’anticiclone sulla Groenlandia subirà un netto ridimensionamento.
Cosa attenderci quindi? La depressione nord-atlantica inizierà a spingere correnti più miti ed umide sud-occidentali anche verso l’Europa Centro-Settentrionale. Il meteo diventerà più tempestoso e mite con frequenti piogge, mentre gelo e neve emigreranno verso il nord scandinavo e la Russia.
Ci sarà quindi un generale addolcimento termico in Europa che dovrebbe perdurare per tutta la settimana sino al Natale. In Italia le conseguenze della ripresa della circolazione oceanica e dell’accelerazione del Vortice Polare saranno lo stesso evidenti, con la probabile rimonta dell’anticiclone di matrice subtropicale.
Qualora questa tendenza fosse confermata, si andrebbe verso i giorni di Natale con clima nel complesso mite ovunque e anticiclonico al Centro-Sud. Qualche disturbo di poco conto potrebbe interessare il Nord. L’elevata possibilità di un Natale mite ricalca quanto accaduto quasi sempre negli ultimi anni.
Le proiezioni dei maggiori centri meteo come questo nuovo trend circolatorio potrebbe perdurare sino a fine anno. Al momento non ci sono elementi che farebbero ipotizzare grossi cambiamenti o possibili irruzioni fredde importanti verso il Mediterraneo.