20°C, anzi anche di più. Ma che sta succedendo? Bella domanda. La risposta è meno bella, ovviamente. Perché con l’Alta Pressione messa lì, a protezione del Mediterraneo, c’è poco da fare.
Però un conto è l’Alta Pressione delle Azzorre, ben nota in passato, un altro conto è l’Anticiclone Africano. Perché è sempre lui, dispettoso, a mettersi di traverso. Che vogliamo farci? Prenderne atto sicuramente, cambiare la situazione no. Non possiamo farlo. Ed allora non resta altro che dirvi che il Natale non sarà invernale. Sarà primaverile.
Primaverile perché in varie zone d’Italia i termometri arriveranno a colpire la soglia dei 25°C. Temperature che vengono registrate nei Caraibi, o magari in zone equatoriali dove il profilo termico è costante tutto l’anno. Pensate, ad esempio, alle Canarie, o magari a meteo come l’Egitto, o ancora la Florida. Gli esempi sarebbero infiniti, ma basta restare nel Mediterraneo per capire quanto il clima stia cambiando.
Ogni volta ci sorprendiamo della facilità con cui le temperature vanno su, eppure visto l’andazzo degli ultimi decenni non ci si dovrebbe più stupire.
L’innalzamento delle temperature va avanti da tempo, troppo tempo. Il freddo è sempre più scarso, qui da noi latita ormai da 3 anni – salvo sporadiche comparse (peraltro fuori stagione). C’è chi è felice, questo è vero, ma si dovrebbe riflettere sulla normalità e non su ciò che piace o non piace.
Ciò che sta accadendo non è normale, lo ripetiamo per l’ennesima volta. Gli eccessi fanno male, anzi malissimo. Gli eccessi verranno sovvertiti da altri eccessi, quindi speriamo che le condizioni meteo climatiche attuali possano cambiare il più in fretta possibile, altrimenti saranno dolori.